Salute

Aicit dona due nuove apparecchiature all'ospedale Fornaroli

Uno degli strumenti donati sarà fondamentale per effettuare biopsie profonde e per la diagnosi di tumori

Aicit dona due nuove apparecchiature all'ospedale Fornaroli
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Un ecografo di ultima generazione per la Radiologia e i resettori per l’Urologia. Sono le due ultime apparecchiature donate da AICIT all’ospedale Fornaroli di Magenta.

Il dono di Aicit per l'ospedale

Martedi mattina i volontari hanno incontrato la dottoressa Rosa Maria Ferrara, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia che ha ringraziato AICIT per il prezioso dono. L’apparecchiatura donata alla Radiologia è un MyLab XPro80, un ecografo che, oltre alle normali sonde per la valutazione di addome, del vascolare, del periferico del muscolo scheletrico, ha la possibilità di essere attaccata a guide particolari che consentono di effettuare sia biopsie profonde, come la prostata, che quelle superficiali.

“Sarà fondamentale per effettuare biopsie profonde e per la diagnosi di tumori – ha spiegato la dottoressa Ferrara – È un’apparecchiatura importante. Ad oggi è stata utilizzata solo per le ecografie normali, ma con l’inaugurazione del nuovo polo, con una sala angiografica che consentirà di unire le due metodiche, si potranno fare anche interventi combinati”.

L'apparecchiatura per l'urologia

Il dottor Alberto Tagliabue, Direttore facente funzioni dell’Urologia del Fornaroli, ha illustrato l’importanza dei resettori per la chirurgia endoscopica vescicale che verranno utilizzati per asportare neoplasie vescicali e adenomi prostatici. Tecniche sempre meno invasive che permettono di passare attraverso l’uretra per togliere i tumori della vescica o per togliere quella parte della prostata che con l’età aumenta di dimensioni dando problemi ostruttivi agli uomini.

“Si tratta di resettori bipolari - ha spiegato il dottor Tagliabue – un deciso avanzamento rispetto a quelli che si utilizzavano in precedenza. Sono apparecchiature deteriorabili che necessitano non solo di costante manutenzione, ma anche di una sostituzione perché la loro vita non è lunga”.

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