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A Rosate nuovo regolamento per orti urbani

Emendamento approvato all’unanimità, per favorire la tradizione agricola

A Rosate nuovo regolamento per orti urbani
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Nell’ultimo Consiglio la principale discussione è stata l’approvazione e modifica del Regolamento comunale per l’assegnazione in concessione e gestione degli orti urbani a Rosate.

La tradizione agricola dell’area

Dal 2015, anno in cui il Consiglio ha dato l’approvazione definitiva per la loro realizzazione, gli orti comunali, ossia appezzamenti di terreno di proprietà pubblica messi a disposizione dei cittadini, sono da considerare occasione di ritrovo di sana socializzazione in quanto favoriscono il presidio e la riqualificazione del territorio, le attività ricreative e la coltivazione senza fini di lucro, la creazione di attività produttive, nonché la tradizione agricola dell’area rosatese.

Emendamento approvato all’unanimità

Nel corso di quest’anno, però, il Comune ha osservato che gli appezzamenti non sono attualmente occupati nella loro completezza; infatti, su una presenza totale di ventotto orti, dieci sono ancora liberi. Per questo motivo, proprio durante il recente Consiglio comunale, l’Assessore ai lavori pubblici e alla Manutenzione del patrimonio Giovanni Andrea Conti ha proposto, in caso di mancata concessione dei terreni, assegnazioni dirette o l’apertura di un nuovo bando rivolto anche a coloro che sono già in possesso di un pezzo di terreno, finora esclusi dalla graduatoria.

“Al fine di rendere possibile una maggiore occupazione degli orti urbani, ed evitare così il loro abbandono, vorremmo cercare di favorire anche chi nei regolamenti precedenti non aveva possibilità di accedere, sempre tenendo conto dei parametri ISEE e della composizione del nucleo familiare, come agricoltori e possessori di appezzamenti”, ha dichiarato l’Assessore.

 

Inoltre, il Comune potrà destinare gli orti ai servizi sociali ed educativi del territorio, previa valutazione del servizio sociale competente. Sul nuovo emendamento si sono mostrate favorevoli sia la maggioranza che la minoranza, che hanno così reso possibile l’approvazione e la conseguente messa in atto della proposta.

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