Sanità

A Morimondo per parlare di vaccini con Pregliasco

Il famoso virologo ha fatto il punto della situazione e parlato dell’importanza dell’immunizzazione

A Morimondo per parlare di vaccini con Pregliasco
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Un’eccellenza sanitaria a Morimondo, per parlare dei “Vantaggi e Svantaggi delle vaccinazioni”.

Dall’esperienza del Covid

Si tratta del professor Fabrizio Pregliasco, noto virologo di fama mondiale saltato alla ribalta nel pieno della pandemia da Covid 2019 allorché dall’alto della propria esperienza accademica e professionale è stato chiamato a testimoniare plurime volte su vaccini ed effetti della malattia. Mercoledì 18 ottobre 2023,  il Pregliasco, che com’è noto è Direttore Sanitario dell’Azienda Irccs Ospedale Galeazzi -Sant’Ambrogio di Milano, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano, è stato invitato dal Rotary Club Morimondo Abbazia a relazionare su un tema, quello dei pro e contro delle vaccinazioni, che in questo periodo dell’anno torna prepotentemente d’attualità col diffondersi delle malattie stagionali da raffreddamento e il contestuale ritorno della variante meno aggressiva dello stesso Covid.

«Le epidemie sono come gli incendi, per cui possono esserci delle braci che rimangono ancora attive» è la frase con cui Pregliasco ama introdurre e sintetizzare il tema delle vaccinazioni in rapporto ai fenomeni epidemici da virus conosciuti e sconosciuti. Per il Rotary l’argomento vaccinazioni e l’importanza delle stesse a livello globale non è per nulla nuovo, in relazione alla lotta globale contro la Poliomielite che ha iniziato oltre 30 anni fa con la campagna vaccinale denominata «End Polio Now».

L’importanza dei vaccini

Proprio attraverso l’analisi dei dati di tale campagna rotariana globale emerge come sia difficile debellare del tutto una malattia virale nonostante il diffondersi di buone pratiche e di vaccinazioni a tappeto in primis. Pregliasco da «virustar», come lui stesso ironicamente si definisce per l’ampia esposizione mediatica di cui è stato fatto oggetto nel pieno della pandemia, e che proprio per questo gli ha scatenato contro, su più fronti e da più parti, una ridda di illazioni, di accuse e persino di denunce, che tuttavia per fortuna proprio in questi giorni si sono concluse con un nulla di fatto in quanto risultate del tutto infondate, ha enucleato il tema vaccinazioni ad ampio spettro e sollevando anche un vivo interesse tra gli uditori.

«L’approccio col vaccino è più difficile rispetto ad un farmaco, perché l’accettazione dei possibili effetti collaterali è più facile quando il paziente ha già in atto un malessere acuto e quindi desidera solo eliminarlo in fretta, come ad esempio nel caso del mal di denti – spiega Pregliasco –. Il vaccino, invece, si deve fare quando il soggetto sta bene, quando cioè ancora non ha contratto la malattia per cui si vaccina e, quindi, ancora non conosce il malessere che provoca. Questo, specie coi bambini e con gli anziani, genera la paura degli avventi avversi, che spesso la comunicazione massimizza o mette troppo in evidenza, sconfinando talvolta in eccessi nell’attribuzione di effetti negativi alle vaccinazioni, com’è stato nel caso del covid». Vaccini è un bene per tutta la comunità, non solo per il singolo individuo. Il singolo non ha la percezione dell’utilità nell’immediato. Indubbiamente gli effetti avversi possono esserci, ma in ogni approccio terapeutico e chirurgico c’è sempre un rapporto rischio-beneficio. L’approccio col vaccino non è facile, insomma, ma quel che conta è coltivare sempre il dubbio positivo, quello cioè che deve portare ciascuno di noi a verificare le fonti e ad informarsi sui siti autorevoli, anziché limitarsi alle voci del complottismo o del negazionismo che, magari dai social, instillano dubbi ingiustificati”.

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