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4 novembre laico ad Arese

Ma non tutti sono d’accordo.

4 novembre laico ad Arese
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4 novembre laico ad Arese: la scelta del sindaco Nuvoli che non piace ai Consiglieri di Opposizione.

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4 novembre laico ad Arese: il sindaco Luca Nuvoli cancella la messa e la benedizione delle tre corone di alloro dalle celebrazioni per la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Ma non tutti sono d’accordo. La scorsa settimana i Consiglieri di Opposizione avevano infatti scritto una lettera aperta al sindaco.

A questo proposito il primo cittadino Luca Nuvoli ha voluto rispondere alle liste Tellini Sindaco, Lista Forza Italia, Lista Arese Rinasce e lista Fratelli d’Italia spiegando la motivazione di tale scelta.

“Le tradizioni, a cui voi vi siete richiamati, sono un elemento fondamentale dell’identità e della riconoscibilità di una comunità ma viverle come qualcosa di statico e immutabile nel tempo rischia di svuotarne il significato e di renderle puro e vuoto formalismo, un qualcosa per pochi e non per tutti. In particolare, la Costituzione italiana sulla quale sono stato chiamato a giurare e che è a fondamento della nostra Repubblica, richiama nelle forme previste dagli articoli 7 e 8 la laicità quale elemento caratterizzante del nostro Stato democratico, repubblicano e liberale”.

Ed è proprio sulla “laicità” che il sindaco si sofferma: “Laicità che a mio avviso non va intesa come valore in sé ma innanzitutto come pratica per garantire la coesione e l’unità del Paese riconoscendo nel contempo la multiculturalità, la pluralità e le differenze religiose, filosofiche e morali presenti all’interno della società. Laicità che non significa indifferenza ma equidistanza e imparzialità dello Stato rispetto al fenomeno religioso. Laicità che difende e garantisce la coscienza e la libertà individuale di tutti. Laicità che definisce e protegge le reciproche prerogative tra Stato ed enti religiosi e morali. Questo è il perimetro nel quale ritengo di dover esercitare la mia funzione di Sindaco e che ritengo essere il più corretto per rappresentare la comunità nella sua interezza. E coerentemente con tutto ciò che abbiamo ritenuto di dover escludere la messa e la benedizione delle corone dal programma ufficiale pur organizzando il tutto in modo tale da garantire a chi ne avrà piacere di partecipare alla celebrazione che comunque si terrà nelle modalità che la parrocchia riterrà più opportune”.

Il primo cittadino infine sottolinea che “nella scelta fatta dall’amministrazione non vi è una presa di distanza dalla cultura e storia cristiana che assieme a quella greca e illuminista dell’età moderna rappresenta una delle radici culturali dell’Europa e del nostro Paese ma la convinzione che ridurre un momento importante di Fede e di celebrazione eucaristica quale è la messa a un momento di generica fratellanza e di generica comunità sia irrispettoso verso chi crede e ha un convincimento personale profondo sulle questioni di Fede e del rapporto con Dio. Sono convinto che mai come in questo drammatico periodo storico serva la pratica della sostanza più che di quella della forma. I valori che avete richiamato e che sono quelli della nostra Costituzione sono pienamente rappresentati dalla cerimonia istituzionale. Per queste ragioni, pur ringraziandovi per la pacata e circostanziata lettera, ritengo doveroso proseguire su questa strada e dunque confermo che per quanto riguarda le cerimonie istituzionali organizzate dal Comune non saranno più previsti momenti di carattere strettamente religioso”.

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