Pregnana

1400 cittadini in cerca di un dottore

Si conclude l'incarico provvisorio della dottoressa Tomba, ma il sostituto non c'è

1400 cittadini in cerca di un dottore
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Si conclude l'incarico della dottoressa Tomba, Pregnana perde un medico di base.

1400 cittadini senza dottore

Le firme raccolte fra centinaia di pregnanesi a diverse riprese, le lettere all’Ats e a Regione Lombardia, gli appelli al Prefetto di Milano, non hanno sortito l’effetto sperato.
Venerdì 8 aprile si conclude l’esperienza lavorativa della dottoressa Isabella Tomba, medico di medicina generale, a Pregnana.
Le condizioni affinché il suo incarico provvisorio venisse prorogato non si sono verificate, e il risultato attuale è che per oltre mille pregnanesi, circa mille e quattrocento pazienti, è ora giunto il tempo di cercarsi un nuovo medico di base.

Dottori fuori paese

Che non sarà a Pregnana: al momento, infatti, nell’ambito territoriale in cui sono suddivisi i medici di base, le alternative per i cittadini di Pregnana sono a Settimo Milanese, con ben cinque dottori con posti liberi, a Pogliano e a Cornaredo con un dottore per ciascun comune.
Una situazione che nonostante sia stata annunciata con ampio anticipo da parte degli stessi cittadini non ha trovato soluzione da parte degli enti preposti alla gestione dei dottori.
A Pregnana restano la dottoressa Elena Dilletti e Lanfranco Palvarini, più la pediatra Silvia Micheli.
Fino al 2019 a Pregnana erano presenti quattro Medici di Medicina Generale titolari nel loro ruolo. Poi è giunto a gennaio 2020 il pensionamento del dottor Tino Maestroni, coperto con l’incarico provvisorio alla dottoressa Tomba, e alla fine della scorsa estate la fine dell’attività convenzionata della dottoressa Laura Maestroni nell’ambulatorio di via Varese.

Problema per gli anziani

In due anni oltre duemila pregnanesi sono stati direttamente o indirettamente interessati da questa situazione.
Un problema forse poco sentito dai più giovani, per i quali prendere l’auto per raggiungere gli ambulatori nei comuni limitrofi non rappresenta un limite insormontabile, ma che invece crea un disagio forte ed evidente alle persone più anziane, magari sole, che hanno bisogno di assistenza con assiduità. Una soluzione, però, nonostante siano ormai più di un anno che la si richiede, dagli enti preposti alla gestione del sistema sanitario lombardo non è ancora arrivata.
Ed ora che le petizioni è non hanno sortito effetti, il Comitato per la difesa della salute pubblica di Pregnana è pronto ad alzare ulteriormente i toni della protesta.

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