PERO

Consiglio Comunale a porte chiuse, respinta la mozione sui circhi

“L’Amministrazione Comunale è certamente schierata contro il maltrattamento degli animali ma non può prescindere dall’attenersi alla legge"

Consiglio Comunale a porte chiuse, respinta la mozione sui circhi
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(Foto d'archivio)

Consiglio Comunale a porte chiuse a Pero

Consiglio Comunale a porte chiuse

Come previsto dalle disposizioni atte a contrastare il contagio da coronavirus, il Consiglio Comunale a Pero di mercoledì sera, 26 febbraio, si è tenuto a porte chiuse. Tra i punti all’ordine del giorno la massima assise ha respinto la mozione presentata dal Consigliere di minoranza Riccardo Ursini avente ad oggetto ‘Il divieto di attendamento dei circhi con animali selvatici ed esotici all’interno di fiere, sagre, mostre, esposizioni e manifestazioni’.

Respinta la mozione sui circhi

Tra i punti all'ordine del giorno anche la mozione presentata da Ursini riguardante i circhi. Il voto contrario della maggioranza è dettato da una valutazione legata alla legge 337 del 1968 tuttora in vigore recante "Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante" che riconosce “la funzione sociale” dei circhi, ne sostiene il consolidamento e lo sviluppo, oltre che dalle linee Guida Cites (linee Guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti) la cui osservanza è rimessa principalmente ad ATS. Considerata la legge in vigore che regolamenta la materia si andrebbe in contrasto emanando un’ordinanza volta a vietare l’uso degli animali nei circhi. Un eventuale ricorso al TAR porterebbe all’annullamento dell’ordinanza perché non è possibile vietare ciò che a livello nazionale è del tutto legale e riceve addirittura sussidi dallo Stato.

Le parole del sindaco Belotti

“L’Amministrazione Comunale di Pero è certamente schierata contro il maltrattamento degli animali in qualunque ambito – ha commentato il sindaco Maria Rosa Belotti – così come è rispettosa e fiduciosa dei pareri degli organismi preposti al controllo dell’attività circense sul territorio nazionale. Detto questo non possiamo prescindere dall’attenerci alla legge che risale al 1968 e, da allora, non ha mai subito modifiche o integrazioni su come affrontare il tema della detenzione degli animali nei circhi. Come Amministrazione Comunale possiamo certamente assumerci l’impegno di condividere con altri enti una richiesta da inoltrare al Governo nazionale affinché le istanze contenute nella mozione presentata siano recepite in una legge che regoli al meglio la materia”.

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