Silighini "prende i voti", è laico consacrato
La cerimonia oggi a Milano. Il pronipote di Papa Benedetto XIV, regista e produttore cinematografico: "E' una vocazione che viene dal profondo, come quella sacerdotale, per vivere al meglio lo spirito del Vangelo”.

Il regista e produttore cinematografico di Saronno, Luciano Silighini ha emesso nelle mani del suo confessore i voti perpetui come laico consacrato.
Silighini, laico consacrato
A distanza di 5 anni dalla professione dei voti privati di povertà, castità coniugale e obbedienza Luciano Silighini Garagnani oggi a Milano ha emesso nelle mani del suo confessore i voti perpetui come Laico Consacrato.
I laici consacrati sono persone che, pur non essendo sacerdoti, si sentono chiamate a una consacrazione sponsale a Dio, e per rispondervi ed essere totalmente disponibili si legano ai consigli evangelici.
“Vivere al meglio il rapporto con Dio”
“Sono percorsi di vita privata e personale che alcuni cattolici si sentono chiamati a fare per vivere al meglio il rapporto con Dio - dichiara Silighini - essere un professo e un consacrato è una vocazione che come quella sacerdotale viene dal profondo per vivere al meglio lo spirito del Vangelo nella vita quotidiana,nel lavoro,nella famiglia. Sono un cattolico tradizionalista cresciuto a Genova seguendo gli insegnamenti del compianto Cardinale Giuseppe Siri,colui che mi ha impartito la Cresima e la tradizione è parte fondamentale del mio vivere la fede seguendo appieno gli insegnamenti della Chiesa pre conciliare”.
Da regista a laico consacrato
Silighini volontario di molti ordini cavallereschi religiosi è pronipote di Papa Benedetto XIV, da sempre vicino ai movimenti tradìzionalisti cattolici è a livello professionale un noto regista e produttore cinematografico.