Studenti sul palco per imparare a essere "Giusti nel proprio tempo"
All'istituto Bonvesin de la Riva di Legnano ogni classe seconda ha approfondito la figura di un uomo comune che ha messo a repentaglio la propria sicurezza per salvare delle vite.

Studenti sul palco per il progetto "Essere Giusti nel proprio tempo".
Studenti sul palco dopo un anno di lavoro
Sabato 18 maggio è stata una giornata dedicata al teatro dall’istituto Bonvesin de la Riva. L’evento è stato l’esito finale di un lavoro iniziato nel primo quadrimestre con il progetto "Essere Giusti nel proprio tempo". Ogni classe seconda ha approfondito la figura di un Giusto, cioè un uomo comune che ha messo a repentaglio la propria sicurezza per salvare delle vite. I ragazzi hanno preso spunto dal Bosco dei Giusti, istituito dall’associazione Gariwo di Milano.
Ospiti due fondatori di Gariwo
"È stato perciò un grande onore - ha affermato un’emozionatissima Elena Osnaghi, dirigente dell’istituto - avere nostri ospiti due fondatori di Gariwo, Anna Maria Samuelli e Pietro Kuciukian, figlio di un sopravvissuto al genocidio armeno, console onorario della Repubblica di Armenia in Italia, che hanno molto apprezzato il lavoro dei nostri alunni, in particolare il bosco dipinto sul muro di un corridoio della scuola; ogni albero infatti è la rappresentazione artistica della biografia dei sei Giusti scelti dagli allievi: Gino Bartali, don Pino Puglisi, Paul Rusesabagina, Sonita Alizadeh, Svetlana Broz, Irena Sendler".
"Siate portatori di memoria attiva"
Pietro Kuciukian nel suo intervento ha centrato lo scopo del progetto: "Noi puntiamo l’attenzione più sul bene che sul male". A seguire la professoressa Samuelli, rivolgendosi soprattutto agli alunni, li ha esortati a essere portatori da adulti della memoria attiva, "cioè non una memoria archeologica che resta là alla Giornata della Memoria, ma una memoria che vi accompagna nella vostra vita".
Gli spettacoli messi in scena dai ragazzi
Dopo l’intervento di due personaggi così importanti, gli alunni hanno fatto la loro parte mettendo in scena: "Un eroe a due ruote", storia di un Gino Bartali non eroe sportivo, ma uomo di grande generosità; "Io ti teatro", la tragica vicenda umana di don Pino Puglisi; "C’è sempre posto", breve e intenso lavoro sulla guerra civile in Ruanda; "Un fiore non in vendita", sul problema delle mogli bambine; "Con gli occhi del bene", la vita di un medico impegnato nella guerra dell’ex Jugoslavia; "La luce nel barattolo", il coraggio di un’infermiera polacca che ha salvato più di 2.500 bambini dal ghetto di Varsavia. Tutti i lavori, diretti da Riccardo Colombini e Irina Lorandi di Schedìa teatro, sono stati molto apprezzati dal pubblico che, attento e partecipe durante le rappresentazioni, ha scatenato il proprio entusiasmo alla fine di ogni spettacolo.
Premiazioni, borse di studio e riconoscimenti
La giornata si è conclusa con la premiazione dei Giochi sportivi e dei Giochi matematici, con la consegna degli attestati di merito, le borse di studio conferiti in ricordo della professoressa Ferrario e un riconoscimento agli alunni di terza media che, con il coordinamento del professor Valota, hanno realizzato un filmato sul viaggio a Trieste. Da quest’anno, infatti, la Bonvesin de la Riva ha istituito un viaggio della memoria, intitolato "Sulle orme delle nostre radici", che dà l’opportunità a alunni e genitori di approfondire la conoscenza della storia del Novecento andando a visitare i luoghi che sono stati teatro di vicende importanti per il nostro passato recente.
"Siamo orgogliosi di questa settimana e grati della collaborazione di tutti"
"Siamo orgogliosi di questa settimana che ha visto ripagato il lavoro di un anno intero - spiegano dall’istituto -, consapevoli che non avremmo potuto realizzare tutto ciò senza la collaborazione di alunni, insegnanti, personale della scuola, e ultimi, ma non meno importanti i genitori".










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