Caffè letterario di Arese, l'assessore Augurusa replica ai grillini
«Prima calunniano poi, se c’è tempo, approfondiscono».

Caffè letterario, l’assessore Giuseppe Augurusa risponde alla accuse che gli sono state mosse dal Movimento 5 Stelle.
Caffè letterario: le insinuazioni del Movimento 5 Stelle
I grillini insinuano che l'assessore Giuseppe Augurusa abbia organizzato la gestione del Caffé letterario con Afol solo perché è nel consiglio. Come risponde alle accuse?
"Primum calumniare, poi, se c'è tempo, approfondire. Lo stile grillino, ad Arese come nel resto d'Italia, si distingue per la pratica di rossiniana memoria per cui: "la calunnia è un venticello". Così accade che per gli epigoni del comico da cui sembrano aver appreso l'arte, due bandi di gara andati deserti, per essere più precisi: che hanno ottenuto ben sei manifestazioni d'interesse a cui non è seguita offerta economica, siano stati balneari e complottardi. Poco importa a quelli del cambiamento (della realtà), se fatti nei tempi necessari a sostituire il precedente gestore che ci aveva lasciato in braghe di tela, e nei modi previsti dal codice degli appalti.
Accade anche che un'operazione che vede la trasformazione di un'iniziativa commerciale a fini di lucro in un'occasione di formazione per i ragazzi dei Cfp (il mio errore, semmai, è non averci pensato prima), sia letta per i giacobini 2.0 come un favore che l'assessore, insolitamente anche presidente del Comitato territoriale dei Comuni, concede agli accoliti di Afol Metropolitana (raro esempio di crassa ignoranza per chi, accecato dall'ambizione al governo della cosa pubblica, non conosce neppure la funzione degli organismi che la compongono), anziché un'occasione per unire l'utile della gestione, della formazione, della qualità del servizio, al dilettevole della socialità, dello spazio di autodeterminazione dei giovani, della ricerca di nuove opportunità generate dal proficuo incontro tra lavoro e cultura.
Tutte questioni insignificanti per "gli avvocati del popolo", per chi cioè, tra Barabba e Gesù non ha mai avuto dubbi, per chi cioè, in nome del senso comune volentieri abdica alla saggia pratica del buon senso. Poco importa a costoro del successo dell'iniziativa presso i nostri concittadini, a loro, ai leoni da tastiera, i cittadini interessano solo quando sono manipolabili dalla rete".