Blue whale insegnanti e genitori si confrontano con le forze dell'ordine a Saronno
Se ne è parlato ieri pomeriggio con il capitano dei Carabinieri che ha spiegato i rischi della rete

Blue whale
Blue whale, incontro con le forze dell'ordine
Forze dell’ordine a confronto con genitori e insegnanti delle scuole elementari e medie per fare rete e avere gli strumenti per affrontare il pericolo del gioco virale «Blue Whale: la balena blu». Se ne è parlato ieri pomeriggio, sabato, all’auditorium Aldo Moro di Saronno durante il convegno «Le forze dell’ordine incontrano la cittadinanza» con il capitano della compagnia dei carabinieri Pietro Laghezza. Il comandante ha infatti spiegato i rischi, ma anche cosa prevede la normativa.
Quali i pericoli
Il Blue Whale è una discussa pratica che sembrerebbe provenire dalla Russia. E’ proposta come una sfida in cui un così detto «curatore» può manipolare la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli al suicidio, attraverso una serie di 50 azioni pericolose. A oggi capita anche che bambini e adolescenti si contagino fra di loro, spingendosi ad aderire alla sfida su gruppi social dopo aver facilmente rintracciato in rete la lista delle prove ed essersi accordati sul carattere segreto di questa adesione. Le prove prevedono un progressivo avvicinamento al suicidio attraverso pratiche di autolesionismo, comportamenti pericolosi e la visione a film dell’orrore e altre presunte «prove di coraggio», che vengono documentate con gli smartphone e condivise in rete sui social.
Fenomeno sotto costante osservazione
Le forze dell'ordine stanno osservando il fenomeno. Le indagini si concentrano sull’identificazione di adulti, giovani o gruppi di persone che inducono via web bambini e ragazzi ad esporsi ad un rischio concreto per la loro vita. Ogni informazione utile contribuisce a potenziare l’azione di protezione dei bambini e dei ragazzi in rete.