Polo scolastico, per realizzarlo la Lega chiede di usare l'avanzo di Città metropolitana
L'assessore Gelli: "Speriamo che l'ex provincia colga l'aspetto positivo di questa proposta non per venire incontro alla Lega ma a insegnanti, studenti e genitori"

Nel silenzio di queste prime e assolate giornate estive rispunta dal cilindro il sempreverde tema del nuovo polo scolastico di Magenta. A metterlo sul tavolo questa volta è la Lega, con un’audace proposta rivolta ai vertici di Città metropolitana: destinare un capitolo del bilancio dell’Ente appositamente per la realizzazione della struttura.
Polo scolastico, la Lega lancia la volata
Non una richiesta campata in aria, spiega il Carroccio nella conferenza stampa tenutasi mercoledì a Pontevecchio, ma il frutto di una riflessione sull’attuale gestione delle risorse economiche dell’ex provincia. Come riporta la Lega, la difficoltà nello spendere risorse causata dalla carenza di personale amministrativo hanno causato l’accumulo di un avanzo libero di 73 milioni di euro, che oggi potrebbe essere utilizzato per investimenti.
Sul tema Città metropolitana si è già peraltro detta pronta a investirne 40 per un cosiddetto mini Pnrr locale ed è proprio qui che emerge la proposta leghista, illustrata per l’occasione dal consigliere metropolitano Christian Colombo:
«Noi arriviamo con un fabbisogno di risorse da parte delle scuole superiori nel Magentino-Abbiatense per 62 milioni e 870 mila euro; stima al ribasso fatta dai dirigenti scolastici per quelli che sono gli interventi sull'antincendio, sull'impiantistica e sull'adeguamento sismico».
È in questo frangente che si sviluppa la richiesta per il nuovo polo scolastico, sul quale il partito ha iniziato a muoversi da diversi mesi:
«Noi ci siamo attivati a gennaio quando c'erano stati i problemi sul riscaldamento al Quasimodo; lì abbiamo colto l'occasione per prendere contatti con l'istituto sapendo che già dall'Amministrazione vi era un'attenzione particolare».
«La nostra proposta come Lega è molto semplice» spiega Colombo «far si che si arrivi nel consiglio di Città Metropolitana il 30 luglio a condividere la proposta di utilizzo di questa parte libera di avanzo per iniziare a creare un capitolo di bilancio per un nuovo polo scolastico magentino, che riesca ad accogliere i circa 3mila studenti che ogni giorno arrivano a Magenta anche dai paesi vicini». Un’istanza che il Carroccio definisce aperta «non solo alla maggioranza di centrosinistra in Città metropolitana ma a tutta la politica del territorio».
Il commento di Gelli e Aloi
La questione va ovviamente a intersecarsi con i preparativi in atto in città per il nuovo Piano di Governo del Territorio, tema su cui è intervenuto l’assessore all’Urbanistica Simone Gelli:
«Siamo in una fase di redazione di Pgt e ci troviamo in un momento importante per la nostra città, quindi dovendo lavorare su un'idea di polo scolastico mi domando se Città metropolitana voglia intervenire a Magenta e fare qualcosa di importante».
«Alla luce dei cambiamenti dei prossimi anni ci aspettiamo che si ragioni sul fatto che Magenta possa accogliere ancora più studenti. Questo significa che per mettere sotto pressione le nostre scuole dobbiamo avere nuovi spazi. Speriamo che Città metropolitana abbia un sussulto di organizzazione e colga l'aspetto positivo di questa proposta non per venire incontro alla Lega ma per venire incontro a insegnanti, studenti e genitori» conclude Gelli.
Intervento prettamente tecnico anche quello del Consiglio comunale Luca Aloi, per il quale è questo il momento migliore per intervenire con la proposta leghista:
«Città metropolitana sta chiudendo le 215 Cup aperte per i progetti Pnrr, di queste circa una quarantina erano legate a investimenti sulle superiori. Quindi noi arriviamo con gli uffici che stanno finendo la parte legata alle Cup del Pnrr e vuol dire che c'è già disponibilità tecnica di poter ragionare su progetti nuovi come il nuvo polo».
Al segretario di sezione Kevin Bonetti spetta infine il compito di chiudere le fila del discorso lanciando il personale appello del partito a tutte le parti che potrebbero essere coinvolte nel progetto:
«Non è che si fa il polo scolastico per rispondere alle necessità della giunta di centrodestra, ma si risponde alle esigenze di tutto il territorio, anche di comuni che non sono di centrodestra. Noi siamo sul tavolo, cerchiamo di capire cosa voglio fare dall’altra parte».