Essere autistici: Beatrice Tassone spiega ai bambini come vivere felici
La disegnatrice di fumetti si è incontrata con i bambini delle scuole elementari

Un incontro martedì 20 maggio alla scuola elementare Morante di Garbagnate Milanese con Beatrice Tassone che ha spiegato la sua vita e professione
Uno speciale momento di incoraggiamento
Una mattinata da ricordare per i bambini della 5° elementare della scuola Elsa Morante di via Mafalda. Tutti insieme nell’aula magna per l’ospite speciale Beatrice Tassone. Una disegnatrice di fumetti con un disturbo dello spettro autistico ed anche ipovedente. La ragazza ha raccontate le fasi della sua vita, le sue difficoltà e delle sue emozioni anche da ipovedente. Problematiche che le hanno comunque consentito di vivere serena e fare un lavoro che le da tante gratificazioni. La mattinata si è svolta in compagnia dell’associazione "Un mondo di inclusione" che a Garbagnate agisce ogni giorno per ogni aspetto per migliorare la vita dei bambini autistici e con la preside Angela Fasino
Molto impegnata su tutti i fronti
Bea oggi lavora alla Coop e ha lavorato da Pizzaut (la pizzeria con personale autistico) sempre apprezzata da tutti per il suo grande impegno. Parla il giapponese fluente (è madre lingua). Ha partecipato perfino alla trasmissione Italia’s Got Talent. Bea per il suo grande impegno di portavoce è stata premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come persona a grande impatto sociale.

Le parole della presidente di Un Mondo di inclusione
“Una mattina speciale, quella del 20 maggio, che ci ha lasciato il cuore pieno – ha dichiarato Laura Salcuno presidente di "Un mondo di inclusione" – Fa parte del progetto Ri-Generiamo la Scuola che la nostra associazione ha realizzato in collaborazione con la scuola Karol Wojtyla di Garbagnate che gestisce anche altre scuole del territorio. Abbiamo avuto la gioia di incontrare Beatrice Tassone, giovane fumettista e autrice di vari libri. Con delicatezza e coraggio, Bea ci ha raccontato la sua storia ha scelto di condividere il suo mondo attraverso il disegno e le parole. Un incontro che ci ha insegnato che la diversità non è qualcosa da superare, ma da accogliere. È ciò che rende ognuno di noi unico".