Maestro del lavoro "perché imparo da tutti"
Il primo impiego a 15 anni, la stella al merito a 61. È la parabola del legnanese Paolo Morato, dipendente della Sim di Cuggiono.

Il primo impiego a 15 anni, la stella al merito a 61. È la parabola di Paolo Morato, uno dei quattro cittadini di Legnano e dintorni che giovedì 1 maggio sono stati nominati maestri del lavoro.
Paolo Morato è stato insignito della stella al merito del lavoro
Legnanese di origine veneta (la sua famiglia è di Montagnana, in provincia di Padova, ma Morato è arrivato nella città del Carroccio a 4 anni), dipendente della Sim di Cuggiono, azienda a conduzione famigliare che produce componentistica per forni industriali, racconta così i suoi 46 anni di lavoro.
"Nel 1979, prima ancora di compiere 16 anni, sono stato assunto come apprendista in un’azienda di Legnano che costruiva aspiratori industriali e lucidatrici. Una piccola realtà che mi ha dato fiducia e nella quale ho imparato molto, mentre continuavo a studiare. All’epoca infatti frequentavo il corso serale per diventare perito meccanico. Una volta diplomato ho cambiato diversi posti di lavoro e ho 'fatto carriera' sia in ufficio tecnico che in ufficio acquisti. Non sono sempre state rose e fiori, ho vissuto anche momenti complicati, per esempio quando, una trentina di anni fa, ancora giovane ma già quasi a metà della mia lunga vita lavorativa, ho dovuto reinventarmi come commerciale. Un ruolo per il quale avevo sempre pensato di non essere portato - mi sembrava mi mancassero la spigliatezza e la dialettica necessarie per riuscire a vendere - e che invece poi mi ha dato tante soddisfazioni. Ho girato tanto (macinavo 45-50mila chilometri all’anno, tanto da poter dire di aver fatto un paio di volte il giro del mondo) e sono arrivato a gestire una rete commerciale di una ventina di persone. È stato bello veder crescere i miei collaboratori, trasmettere loro tutto quello che a mia volta ho imparato negli anni da tutti i miei datori di lavoro, ma anche dai miei colleghi".
"Grazie a tutti quelli con qui ho lavorato da quel lontano giorno del 1979"
Il segreto di una vita lavorativa feconda, per Morato, sta tutto nell’essere pronti a imparare. Spiega il legnanese:
"Sempre, anche nei frangenti più complicati, anche quando le cose non vanno bene e ti sembra di dover nuotare controcorrente. Tanto è vero che se oggi ho ricevuto questa stella al merito, devo dire grazie non solo ai miei titolari e colleghi attuali, ma a tutti quelli con cui ho lavorato da quel lontano giorno del 1979 in cui sono entrato in un’azienda. Ringrazio anche quelli con cui non si è creato un bel rapporto, che ho perso di vista, che non ho più sentito: ho 'rubato' qualcosa da tutti loro".
La passione per i viaggi, condivisa con la moglie Simona
Un "grazie", Morato lo riserva anche alla moglie Simona:
"Ci siamo conosciuti nel 2002, ma siamo novelli sposi: per anni infatti ci siamo dedicati a curare le nostre anziane madri e siamo diventati marito e moglie solo nel 2022. Con lei condivido la mia più grande passione: i viaggi. Siamo appena tornati da Parigi e già stiamo pensando alla prossima meta".
Lavoro permettendo.