il mese della legalità

Domenica in scena uno spettacolo dedicato a Don Milani e alla legalità

Libera Legnano e la Commissione Antimafia e Legalità del Comune di Canegrate presentano il nuovo spettacolo della Compagnia dei Gelosi

Domenica in scena uno spettacolo dedicato a Don Milani e alla legalità
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Appuntamento domenica 18 maggio a Canegrate con uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Lorenzo Milani e alla legalità.

Domenica in scena uno spettacolo dedicato a Don Milani e alla legalità

Maggio è il mese della legalità: il 9 maggio del 1978 la mafia uccideva a Cinisi Peppino Impastato; il 23 maggio del 1992 faceva saltare in aria l’automobile del giudice Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e quella della scorta.

Libera Legnano e la Commissione Antimafia e Legalità del Comune di Canegrate presentano il nuovo spettacolo della Compagnia dei Gelosi per una riflessione inconsueta sui temi della legalità. A Canegrate domenica 18 maggio alle ore 17.30 presso l’Auditorium San Luigi, torneranno (dopo il commovente riscontro ottenuto lo scorso anno dallo spettacolo Lunga è la notte, dedicato ai protagonisti di quella stagione sciagurata) i Gelosi con ‘Don Milani, eretico per la legalità, matto per amore’.
Fin dal titolo si comprende come la Compagnia dei Gelosi abbia deciso di affrontare il tema da una prospettiva completamente diversa, scegliendo di ricordare chi ha speso la sua vita cercando una nuova fonte di legalità.

Uno spettacolo dedicato alla ricerca della verità

Ha detto infatti don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: "Vi auguro di essere eretici. Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso, è colui che più della verità ama la ricerca della verità”.

Sulla suggestione di queste parole e di quelle di Nando Dalla Chiesa (“La legalità reinventata ha a che fare con il non rassegnarsi all’esistente. Essa va sottratta al dominio del diritto, è cultura e coscienza morale, è un modo di vivere”) la Compagnia dei Gelosi (fra i primi firmatari del patto di presidio di Libera Legnano-Alto Milanese) porta in scena la figura di don Milani e le sue scelte eretiche.

La sua scuola dalle porte aperte, il rigore dei metodi educativi, la ribellione al sistema in nome dei principi fondativi della Costituzione ridisegnano l’idea di legalità; distinguono fra legge e giustizia in nome di una legalità superiore.

Don Milani fa quel che fa per amore. In punto di morte egli si rivolge ai suoi ragazzi dicendo: “Ho voluto più bene a voi che a Dio. Ma ho la speranza che Lui non stia attento a queste sottigliezze”.

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