E' nato il comitato che si oppone al nuovo polo logistico
Il gruppo contrario all'eventuale insediamento di un nuovo polo logistico nell'area tra via Della Resistenza e Sandro Pertini a Castano Primo. Partita una petizione dedicata

Un comitato che si oppone all'eventuale insediamento di un nuovo polo logistico nell'area tra via Della Resistenza e Sandro Pertini a Castano Primo. E' quello che ha visto la luce nei giorni scorsi e che ha dato origine a una petizione dedicata.
Il sindaco aveva smentito, ma ora ne è nato un movimento
Sulla vicenda era intervenuto alcune settimane prima il sindaco Roberto Colombo spiegando che ancora nulla si era mosso su questa partita e che quindi risultava impossibile svolgere alcun ragionamento a riguardo. Vicenda che era stata a sua volta preceduta dalle critiche mosse dai circolo ambientalisti del territorio, i quali avevano puntato l'indice contro la realizzazione di impianti analoghi, come quello produttivo che sorgerà nella frazione Malvaglio a Robecchetto. Stavolta il focus si è spostato su Castano e in particolare la zona situata nei pressi dell'istituto Torno. Ma la sostanza resta la stessa:
«Siamo un comitato spontaneo formato da cittadini abitanti nei comuni di Castano Primo, Buscate, Cuggiono, Robecchetto, Turbigo, e di un’area più vasta, che hanno a cuore la salute e la tutela del territorio in cui viviamo. Nell’area indicata in oggetto (quella che insiste su via Della Resistenza/Sandro Pertini, ndr) si sta manifestando un interesse privato per la costruzione di un polo logistico».
I numeri dell'eventuale insediamento e le potenziali ricadute
"La presenza di un polo logistico di 120mila metri quadri comporterebbe: la costruzione di capannoni alti anche più di 20 metri su suolo agricolo e boschivo adiacente a zona residenziale e all’Istituto Scolastico Superiore G. Torno ( zona sensibile; un totale di ettari 12 pari a 17 campi di calcio. cementificati e sottratti per sempre all’agricoltura; aumento esponenziale del traffico veicolare su strada (causando inquinamento acustico ed atmosferico, con conseguente incremento di malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche ) di mezzi pesanti che transiteranno 24 ore su 24 su Viale Resistenza per connettersi alla superstrada uscita Castano sud – Buscate nord. La medesima uscita verrà utilizzata dai camion provenienti dal polo logistico in costruzione nel comune di Robecchetto (a Malvaglio area compresa tra Candiani e Ristorante “Mariuccia”), su un’area di 94mila metri quadrati».
Tutte ragioni che porteranno, scrivono nella petizione disponibile, oltre che a mezzo volantini, anche online, «Castano Primo a diventare sinonimo di logistica, con conseguente degrado e perdita di valore di immobili e attività commerciali locali. I processi lavorativi della logistica sono automatizzati e necessitano di pochi lavoratori solitamente con contratti temporanei e mal pagati, che non lascerebbero nessuna ricchezza alla comunità del Castanese. Alla luce delle considerazioni sopra descritte, ci appelliamo alla Legge Regionale della Lombardia 8 agosto 2024 n°15 e alla sentenza del TAR Lombardia – 3230 – 2024 pubblicata il 18 / 11 / 2024 che “disciplinano gli insediamenti logistici” riguardo soprattutto il riutilizzo di aree dismesse per evitare inutile consumo di suolo, la vicinanza alle Reti Transeuropee dei Trasporti, salvaguardia della salute pubblica e considerazione dell’attività agricola».
Le conclusioni (e le richieste)
Pertanto, concludono, «chiediamo di fermare questo progetto e di dare l'opportunità ai cittadini proprietari dei terreni, ma anche a tutti i cittadini castanesi, di discutere, nel nuovo Pgt in approvazione, la corretta vocazione dei terreni affinché si possano considerare davvero le varie sensibilità, i bisogni e gli interessi dei castanesi». La petizione lanciata in rete ha raccolto finora oltre 500 firme. Ma è partito parallelamente il confronto coi cittadini, dopo che molti volontari sono scesi in piazza per spiegare meglio i contenuti della crociata.