Scuola

Come nasce un libro? Alle elementari l'editoria spiegata ai bambini

Oltre sessanta gli alunni delle classi quarte e quinte che hanno partecipato all'incontro con il magentino Luca Malini

Come nasce un libro? Alle elementari l'editoria spiegata ai bambini
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Dopo l’incontro con Mirko Montini, maestro di scuola primaria e un autore di libri per bambini e ragazzi, gli alunni della scuola Leonardo da Vinci di Robecco sul Naviglio hanno avuto l’opportunità di scoprire come nasce un libro. Da questa semplice premesse è scaturito l’incontro avvenuto martedì con Luca Malini, fondatore della casa editrice magentina La Memoria del mondo ma soprattutto figlio d’arte nel mondo della bibliofilia.

Come nasce un libro? L'editoria spiegata ai bambini

Oltre sessanta gli alunni delle classi quarte e quinte che sono stati accompagnai da Malini in un viaggio alla scoperta di quel mondo che si cela dietro e dentro la copertina di un libro. Dopo una introduzione sulla sua vita e sul suo percorso professionale, il nocciolo dell’incontro è stato però occupato dalle tante domande che i bambini hanno rivolto all’editore.

«Quanti libri hai pubblicato? Cosa provi mentre lavori? Come sono in ordine i tanti libri che hai?»

Queste alcune domande che i piccoli studenti, pieni di curiosità verso un mondo così poco noto, hanno rivolto a Malini, che ha subito risposto senza scomporsi di fronte a questa inedita platea:

«Finora ho pubblicato circa quattrocento libri, quindi una ventina all’anno. Nel fare questo lavoro provo molta soddisfazione, ma a volte sono pretenzioso con me stesso, mi piace fare le cose bene. In libreria i volumi sono in ordine alfabetico in base all’autore, e poi in base alla casa editrice; in casa editrice invece abbiamo delle collane che raccolgono diverse tipologie di libri».

Non è ovviamente mancata la domanda sul significato del loro de La Memoria del Mondo: un labirinto aperto presente nel Duomo di Lucca:

«Mi è piaciuto molto, l’ho un po’ trasformato e ho aggiunto un libro»

Infine, il quesito che ogni editore prima o poi si pone o si sente porre, forse perché resta insito in ognuno di noi il desiderio di guardare cosa c’è dall’altra parte:

«Hai mai scritto un libro?» hanno chiesto i bambini. «Non ancora ma prima o poi lo farò. Accetto questa domanda come un consiglio».

«Un progetto dalla forte valenza per la lingua italiana ma anche per la curiosità e l’interesse dimostrato dai bambini», hanno commentato le insegnanti, coordinate per l’occasione dalla maestra Lisa Azzolini.

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