Abbiategrasso attiva: "Insicurezza e disagio, dobbiamo fare qualcosa"
"I fatti di cronaca degli ultimi mesi ci inducono a una profonda riflessione"

La lista civica di maggioranza "Abbiategrasso attiva" ha letto durante l'ultimo consiglio comunale di ieri, 29 aprile 2025, una lettera diretta all'Amministrazione per chiedere più attenzione per la questione sicurezza e altri temi importanti per la città.
Abbiategrasso attiva: "Insicurezza e disagio, dobbiamo fare qualcosa"
Durante lo scorso Consiglio Comunale del 29 aprile scorso, durante gli iniziali cinque minuti, il consigliere Francesco Catania ha letto una lettera aperta al Consiglio Comunale e all'Amministrazione da parte di "Abbiategrasso attiva" in merito alla sicurezza e al disagio sociale che Abbiategrasso sta attraversando. Il testo della lettera è il seguente:
"I fatti di cronaca degli ultimi mesi ci inducono a una profonda riflessione, fatti che abbiamo sentito come lontani, accadimenti che abbiamo letto sulla stampa e visto in televisione negli anni post-pandemia si sono cominciati a verificare anche ad Abbiategrasso, dalla mancanza di sicurezza percepita e reale, la microcriminalità, il fenomeno delle babygang e infine l’omicidio del ventiduenne egiziano. Fatti che devono far riflettere questo Consiglio e l’amministrazione comunale se è possibile porre in essere politiche e buone pratiche per contribuire ad aumentare la sicurezza e favorire l’integrazione. Se gli immigrati di prima generazione sono arrivati spinti dalla volontà di migliorare la loro vita e quello della propria famiglia attraverso il lavoro, i loro figli, giovani nati o cresciuti nel nuovo Paese d’accoglienza, nonostante siano spesso perfettamente integrati dal punto di vista linguistico e culturale, questi ragazzi si trovano a vivere una realtà complessa, sospesa tra due mondi: quello delle loro origini familiari e quello della società in cui vivono. Questa "doppia appartenenza" è una fonte di arricchimento, ma anche di profonde difficoltà, soprattutto in ambito scolastico e sociale. Da questo humus, da una scuola e un tessuto sociale che non è riuscito dare risposte sono nate le cosiddette baby gang, di ragazzi italiani e immigrati di seconda generazione che anche in città sono diventate fonti di problemi, da zone problematiche che sembrano lasciate a se stesse come Viale Mazzini, dove regna il disordine e il caos in pieno giorno, la città ormai da “isola felice” è balzata agli onori della cronaca per fenomeni di mafia, microcriminalità e droga. Come comunità locale quali sono gli strumenti, giuridici e sociali che si hanno a disposizione per contrastare questi fenomeni a livello cittadino? Vorremmo spronare questo Consiglio e l’amministrazione ad andare oltre ai tavoli tecnici e mettere in campo risposte concrete, in primo luogo sul tema della sicurezza istituendo finalmente il terzo turno della Polizia Locale e, poi, chiedendo al Prefetto il supporto di Strade Sicure dell’Esercito Italiano, con compiti di perlustrazione e pattugliamento in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia. Dal punto di vista sociale sarebbe opportuno promuovere programmi di educazione civica, emotiva e alla legalità fin dalla primaria, porre in essere iniziative di quartiere che coinvolgano giovani, famiglie, scuole, associazioni, forze dell'ordine e un reale Coordinamento tra scuola, servizi sociali, forze dell'ordine, tribunali minorili, associazioni, comunità religiose. Infine, vorremmo ringraziare pubblicamente il Consigliere Catania per la Sua disponibilità a veicolare questa lettera aperta e tutta l’assemblea per l’attenzione".
Le iniziative culturali proposte
"In questo comunicato aggiungiamo che purtroppo le iniziative culturali proposte da Abbiategrasso Attiva per la città sembra che vengano snobbate a favore di singole liste o partiti politici. Sono stati proposti progetti importanti dal punto di vista sportivo, come il campionato di motocross e organizzazione di convegni con personalità di spicco, progetti anche dissonanti verso il sentire comune, ma che avrebbero arricchito il dibattito. Ormai la superstrada dovrebbe partire, il centro commerciale è una realtà, la piscina è stata fatta, cosa stiamo aspettando per cercare di avviare un centro sportivo per il fabbisogno della città? Con il Cine Teatro Nuovo, possibile risorsa culturale, cosa vogliamo fare? O creare altri nuovi luoghi di aggregazione sociale. Purtroppo sembra che non ci sia alcuna volontà di approfondire, se non essere apertamente snobbati. Ciò nuoce all’intera cittadinanza in quanto non verrebbe rispettata la pluralità delle idee, offrire alternative e costruire una comunità inclusiva di tutte le anime cittadine. Il tessuto sociale di Abbiategrasso sta attraversando una fase di transizione ed è di primaria importanza gestirlo con la collaborazione di tutte le forze politiche".