il giovane militante ucciso

Inaugurato il monumento dedicato a Sergio Ramelli

Sergio Ramelli era soltanto un ragazzo quando venne massacrato a colpi di chiave inglese

Inaugurato il monumento dedicato a Sergio Ramelli
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Inaugurato oggi, 28 aprile 2025, a Novate Milanese il monumento dedicato a Sergio Ramelli, morto il 29 aprile 1975.

Inaugurato il monumento dedicato a Sergio Ramelli

Sono iniziate oggi in numerosi Comuni della provincia di Milano le celebrazioni e le intitolazioni di vie e monumenti in occasione dell’anniversario dei 50 anni dal terribile assassinio di Sergio Ramelli, morto il 29 aprile del 1975 dopo 47 giorni di agonia a causa del massacro subito da un commando di Avanguardia Operaia, e del 49esimo anniversario dell’uccisione del consigliere provinciale MSI Enrico Pedenovi.

La prima iniziativa si è svolta questa mattina a Sesto San Giovanni dove l’assessore regionale Romano La Russa ha partecipato, insieme al Presidente del Senato Ignazio La Russa e al vicesindaco sestese Antonio Lamiranda, all’intitolazione del Largo “Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, vittime dell'odio politico".

Il monumento a Novate

Qualche ora dopo, l’assessore La Russa, insieme al Presidente del Senato e altre autorità politiche, si è recato a Novate Milanese per l’inaugurazione del monumento in memoria di Ramelli. Qui un gruppetto di nostalgici di quegli anni ha tentato provocatoriamente e senza molta fortuna di intonare “Bella ciao” proprio durante l’esecuzione dell’inno nazionale.

“Nonostante il vano e irrilevante tentativo di disturbo da parte di una decina di “giovani” rivoluzionari da reparto geriatrico, oggi abbiamo celebrato la memoria di Sergio – afferma Romano La Russa -. Sono numerosi i Comuni in tutta Italia che stanno rendendo omaggio al giovane Ramelli intitolando alla memoria strade, vie, piazze e giardini. La tragica storia di Sergio diventi un monito per tutti i giovani, affinché quei tempi bui non tornino più. Il suo assassinio è stato una tragedia che ha toccato e cambiato tutti coloro che in quegli anni l’hanno vissuta, tragicamente, in prima persona”.

E aggiunge: “Ricordare e trasmettere alle nuove generazioni la sua storia è per tutti noi un imperativo morale. Sergio deve essere l’emblema di tutti i giovani di destra e di sinistra che in quegli anni persero la vita credendo ad un’idea ed ai principi che ne derivano, aldilà degli steccati ideologici. Il tentativo di Alcuni epigoni di coloro che in quegli anni inneggiavano al terrorismo e reclamavano la rivoluzione del proletariato non passerà!! La memoria di Sergio ed Enrico sia da monito per tutti”.

Il prossimo appuntamento in programma

Il prossimo appuntamento è domani, martedì 29 aprile, ai Giardini Ramelli di via Pinturicchio/Bronzino per la celebrazione ufficiale della Città di Milano del 50esimo anniversario dell’omicidio Ramelli

Sergio Ramelli era soltanto un ragazzo quando venne massacrato a colpi di chiave inglese da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia il 13 marzo del 1975 per la sola colpa di aver scritto un tema sui crimini delle Brigate Rosse. Morì in ospedale dopo 47 giorni di agonia, il 29 aprile.

Aveva appena 18 anni.

L’anno dopo, la mattina del 29 aprile del 1976, Enrico Pedenovi, membro del Movimento sociale italiano, persona mite e di grande cultura, fu ucciso barbaramente da un gruppo paramilitare di estrema sinistra legato a Prima Linea. Poche ore dopo avrebbe dovuto partecipare alla commemorazione del giovane Ramelli.

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