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La Famiglia Rhodense rispetta la tradizione della «Gioeubia»

Bruciato come da protocollo il pupazzo di una vecchietta che rappresenta i mali dell’inverno e dell’anno trascorso

La Famiglia Rhodense rispetta la tradizione della «Gioeubia»
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Domenica di festa per l’associazione culturale La Famiglia Rhodense che ha celebrato la Festa della Giubiana.

Una tradizione lombarda e piemontese che si tramanda da secoli

Una tradizione lombarda e piemontese, consistente nel mettere al rogo il pupazzo di una vecchietta che rappresenta i mali dell’inverno e dell’anno trascorso. La ricorrenza cade l’ultimo giovedì di gennaio e da anni La Famiglia Rhodense effettua i festeggiamenti la domenica successiva. Al rogo segue una cena di risotto con salsiccia (lügànega). Seppur mutata nel tempo la «Gioeubia» è una usanza a cui La Famiglia Rhodense non ha mai voluto rinunciare, l’amore per il cibo autentico, la passione per le cose buone e semplici, la riscoperta della familiarità e delle relazioni personali, sono gli ingredienti che ogni anno rimettono in scena un rito senza tempo.

Al rogo il pupazzo di una vecchietta che rappresenta i mali dell’inverno e dell’anno trascorso

«Per noi diventa un appuntamento culturale e sociale che ci ricorda il volto più popolare e più genuino della nostra identità, con i suoi molteplici significati ha accompagnato le nostre infanzie,  quando in ogni cortile o piazza si legava in cima al falò un fantoccio con le sembianze di una vecchia, da qui l’espressione bruciare la vecchia che aveva un significato esorcistico  di allontanare tutte le forze negative dell’inverno e celebrare l’arrivo della primavera - ha affermato Adriano Mauri presidente de La Famiglia Rhodense - Come in passato anche oggi abbiamo rispettato l’usanza di gustare i piatti della cucina rhodense.

Le tradizioni sono importanti dobbiamo amare il passato

Le tradizioni sono importanti in ogni cultura o civiltà in quanto mettono in evidenza la conoscenza di un popolo, la sua capacità di dare risposte ai mutamenti. Dobbiamo amare il passato». Tra gli ospiti l’ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Isidoro e l’ex assessore Saverio Viscomi.

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