Il sindaco di Baranzate assolto dall'accusa di falso ideologico
L’ultima udienza che ha visto protagonista il sindaco Elia si è tenuta mercoledì, e il Tribunale di Milano ha deliberato l’assoluzione dall'imputazione di falsità ideologica in atto pubblico
Il sindaco Luca Elia assolto in formula piena dall’accusa di falso ideologico. Grande soddisfazione del primo cittadino di Baranzate al termine dell’udienza: «Ero certo che il processo avrebbe dimostrato la verità».
Il sindaco di Baranzate assolto dall'accusa di falso ideologico
Una storia che ci rimanda indietro al 2016, dove un’ex dipendente comunale (oggi a Pioltello) prima del trasferimento ha presentato un esposto dove accusava il sindaco Luca Elia di aver retrodatato degli atti pubblici. Un’operazione che, secondo la versione dell’accusa, avrebbe permesso la Giunta di aggiungere alcune determine al Bilancio prima di chiuderlo.
L’ultima udienza che ha visto protagonista il sindaco Elia si è tenuta mercoledì, e il Tribunale di Milano ha deliberato l’assoluzione dall'imputazione di falsità ideologica in atto pubblico. Questo avviene dopo cinque anni dal ricevimento dell'informazione di garanzia, della quale il sindaco Elia aveva immediatamente dato comunicazione al Consiglio Comunale il 31 luglio 2018, come atto di trasparenza nei confronti del Consiglio stesso e della cittadinanza.
Le parole del primo cittadino
«La sentenza letta in aula prevede un'assoluzione perchè il fatto non sussiste ai sensi dell'art. 530 capoverso uno del codice di procedura penale e, quindi, perchè il dibattimento ha permesso di dimostrare l'assoluta insussistenza del fatto contestato. - ha affermato Elia, in una nota diffusa anche sui social - Piena è la mia soddisfazione. Ho sempre avuto certezza che il processo avrebbe dimostrato quello che oggi è stato affermato dalla sentenza: il fatto non sussiste poichè nulla era stato falsificato come, invece, la denunciante aveva erroneamente sostenuto».
Il processo a capo del primo cittadino, dunque, si conclude qui, dopo non pochi rinvii a causa dell’emergenza sanitaria e errori procedurali che hanno necessitato un allungamento delle tempistiche. Un argomento di cui si è dibattuto a lungo anche durante l’ultima campagna elettorale, una capitolo del Comune di Baranzate che oggi si può definire chiuso a tutti gli effetti:
«Pur essendo ormai prossimo il termine prescrizionale, che avrebbe portato ad una sentenza dichiarativa dell'estinzione del reato, grazie alla fissazione di ravvicinate udienze, il Tribunale ha voluto rendere piena giustizia con la formula il fatto non sussiste - ha continuato Elia - Sono state necessarie molte udienze per raggiungere il risultato che la mia difesa, rappresentata dall'avvocato Glauco Gasperini, che ringrazio, aveva sostenuto fin dal deposito atti. Continuo, come sempre ho fatto, a lavorare con passione a servizio della mia comunità e del Comune di Baranzate».