ENNESIMA SODDISFAZIONE

Riccardo Battioli si laurea campione d'Italia di karate

L’allievo della scuola castanese Shokotan già medaglia d’argento agli Europei ha vinto il titolo nella categoria a squadre kata. "Il segreto? L'impegno costante".

Riccardo Battioli si laurea campione d'Italia di karate
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Riccardo Battioli campione d’Italia di karate. L’allievo della scuola castanese Shokotan già medaglia d’argento agli Europei ha vinto il titolo nella categoria a squadre kata. "Il segreto? L'impegno costante".

Battioli vince nella categoria a squadre kata

Le esperienze maturate in campo internazionale gli hanno consentito di conoscersi meglio, sul piano umano e sportivo. Una consapevolezza raggiunta grazie, come lui stesso sostiene, «all’impegno», poiché, ne è convinto, «il talento da solo non basta». La raccolta dei frutti, infatti, è avvenuta al Lido di Ostia, dove si sono svolti nei giorni scorsi i campionati italiani di karate. In una competizione preparata in fretta e furia ma con la consapevolezza, appunto, di riuscire a dare il massimo. E così è stato; perché a Castano Primo, la città che ospita scuola di Karate Shokotan, nelle insegne e nei titoli di giornale da oggi campeggia la scritta «Riccardo è campione d’Italia». Ha vinto e convinto nella categoria a squadre kata, insieme a Franco Sacristani e Gabriele Petroni. Lo stile, per capirci, è quello di un combattimento immaginario eseguito in sincronia tra i membri della medesima formazione. Una formazione che parlava, evidentemente, lombardo.

Le origini del successo

Indagando un po’ sulle radici di questo successo, è necessario compiere un salto nel passato, a quando cioè Riccardo aveva 5 anni: «Da quest’età ho cominciato a praticare karate. Intorno ai 12 anni ho compreso che tale disciplina sarebbe stata la mia strada».
Non ci è voluto molto, poi, per vedere i primi risultati. Per lui a 16 anni la convocazione in nazionale italiana giovanile. Quindi la partecipazione ai campionati del mondo, del mediterraneo ed europeo. Occasioni nelle quali il 22enne ha fatto incetta di successi, con due medaglie d’argento.

"Una gara particolare e decisiva, vinta grazie all'impegno"

Intanto, però, ha ancora negli occhi l’ultima fatica:

«La gara è stata particolare perché la nostra convocazione è avvenuta a ridosso della competizione. Sono state settimane dense di allenamenti, durante i quali mi sono anche laureato in Scienze motorie. La difficoltà principale è stata preparare la gara in poco tempo. Dopodiché, nel momento clou, abbiamo tirato fuori il meglio. Il segreto? Mi sentivo sicuro del lavoro svolto. Non troppo, in quanto ogni gara è a sé e dà un’emozione diversa. Ero tuttavia sicuro del mio impegno».

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