"Forestami": siccità e caldo hanno ucciso decine di piante
Città Metropolitana è pronta a ripiantare gli alberi e scegliere specie più adatte ad un clima più caldo.
Il progetto di riforestazione "Forestami" di Città metropolitana ha dovuto fare i conti quest'anno con una siccità straordinaria e il grande caldo.
Forestami: caldo e siccità fanno soffrire le piante
In seguito alle temperature altamente sopra alla media (il mese di luglio ha fatto registrare +2,26 gradi sopra la media italiana dal 1800 - anno a partire dal quale vengono rilevati i dati - con un aumento medio di +0,98 gradi nei primi 7 mesi dell'anno - Fonte Cnr-Isac) e alla straordinaria siccità (le precipitazioni hanno fatto registrare quasi il 50% in meno nel 2022, rendendolo – ad oggi – l’anno più siccitoso di sempre da quando vengono rilevati i dati a livello nazionale nel 1800 – Fonte Cnr-Isac) che ha colpito anche Milano e l’area metropolitana, Forestami*, il progetto di forestazione della Città Metropolitana di Milano che ha l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030, ha avviato un’analisi degli effetti di questo periodo sulle aree nelle quali sono stati piantati gli alberi degli ultimi mesi.
L’analisi ha riguardato le aree di piantagione per le quali Forestami è direttamente responsabile della manutenzione, grazie al lavoro di alcune cooperative competenti, con cui è stato siglato un protocollo di intesa (ci sono casi in cui, invece, la manutenzione è affidata direttamente ai Comuni - come per il Comune di Milano - o al Parco Agricolo Sud o a ERSAF).
I rilievi sul territorio del milanese
Gli obiettivi dell’analisi avviata da Forestami, che proseguirà anche nei prossimi mesi, sono:
1) individuare l’effettiva dimensione della moria delle piante, al fine di poter procedere, nel corso della prossima stagione agronomica, alla completa sostituzione delle piante non sopravvissute con piante in alcuni casi più idonee alle mutevoli condizioni climatiche.
2) implementare tutti gli strumenti necessari per essere pronti ad affrontare eventuali, e molto probabili, altre situazioni di siccità nelle prossime stagioni.
La straordinaria condizione di siccità di questo anno è iniziata con l'inizio della stagione agronomica 21-22. La mancanza di pioggia d'inverno e in primavera, in aggiunta al caldo eccezionale, ha inciso notevolmente sull'attecchimento. Gli effetti riscontrati variano in considerazione delle diverse tipologie di terreno esistenti e delle bagnature effettuate.
Di seguito gli esiti delle prime rilevazioni:
· Ci sono aree come ad esempio nei Comuni di Sesto San Giovanni e Vimodrone, dove è stato possibile implementare un impianto di irrigazione in loco e dove la moria delle piante è stata minima. In queste aree viene rilevata una moria pari allo 0,5% (valore che raggiunge l’8% nei punti in cui non è stato possibile implementare alcun impianto di irrigazione e si è proceduto con l’irrigazione manuale).
· Ci sono aree come quella nel Comune di Canegrate dove la moria delle piante è particolarmente contenuta, con una percentuale pari al 2,72%, dovuta al fatto che in 3 mesi la cooperativa incaricata della manutenzione ha eseguito tutte le irrigazioni che erano programmate per i prossimi 5 anni di manutenzione. Una scelta che ha portato risultati importanti e che ora richiede un piano straordinario di irrigazione per i prossimi anni, e che obbligherà Forestami a riformulare il budget di supporto alla manutenzione degli alberi.
· In alcune aree, come quella del Comune di Noviglio, il mese di agosto ha fatto registrare una netta ripresa dello stato di salute delle piante rispetto al mese di luglio 2022, grazie ad un implemento straordinario dell’irrigazione che è avvenuta, eccezionalmente, a giorni alterni portando così le fallanze a passare da 554, secondo le rilevazioni del mese di luglio, alle 289 registrate dopo il 20 agosto. Va registrato che nel Comune di Noviglio ha contribuito notevolmente alla ripresa delle piante anche l’ottima qualità dei terreni. In questo Comune molti dei terreni oggetto di nuova forestazione erano suoli ricchi dal punto di vista della fertilità e questo ha permesso alle giovani piantine di superare lo stress idrico e di calore.
· Nell’area di Parco Nord Milano, che utilizza abitualmente l’acqua di prima falda per le irrigazioni distribuita attraverso un sistema di autobotti, la moria degli alberi è passata da una media degli anni precedenti del 10% ad una percentuale più elevata che, ad oggi, è pari al 15% nonostante l’incremento considerevole dei turni per l’irrigazione.
· In molte altre aree la moria degli alberi registrata ora si attesta attorno a valori che sono oltre la percentuale di fallanza fisiologica (la media nazionale di moria degli alberi di nuova piantagione normalmente si attesta attorno al 15-20%) raggiungendo e talvolta superando il 30% come sta avvenendo nelle aree di Colturano e Dresano o nell’area di Trezzano sul Naviglio, nella quale però hanno inciso anche alcuni atti vandalici che hanno compromesso parte della piantagione effettuata nel 2022.
· La situazione più critica, al momento, si riscontra nell’area di Lainate dove la moria delle piante messe a terra nell’ultima stagione agronomica ha superato in alcuni punti la percentuale del 50%. In questo caso le elevate temperature e la siccità in particolare hanno inciso più della media a causa di un pregresso stato dei terreni già difficile in quanto particolarmente poveri di sostanze organiche.
I dati relativi alle aree la cui la manutenzione non è direttamente gestita da Forestami attraverso le cooperative - tra cui i comuni di Milano, Cornaredo, Corsico, Gudo Visconti, Gaggiano, Locate Triulzi, Pioltello, Rho, Settimo Milanese, Vizzolo Predabissi - verranno comunicati non appena saranno disponibili le rilevazioni effettuate sul territorio dai soggetti responsabili della loro manutenzione.
Lo stato delle aree della Città Metropolitana non menzionate in questa prima analisi (sia quelle piantate nell’ultima stagione agronomica e qui non menzionate, sia quelle piantate nelle stagioni agronomiche precedenti) sono attualmente in fase di analisi in loco e saranno comunicate non appena ci saranno i dati disponibili nelle prossime settimane.
"Forestami, consapevole della drammatica situazione creata dalle straordinarie condizioni di siccità, si impegna a ripiantare tutti gli alberi morti valutando anche le specie arboree più idonee a resistere alle mutevoli condizioni climatiche - hanno affermato da Città Metropolitana - La quantificazione degli alberi piantati da Forestami verrà ovviamente riformulata tenendo conto della moria di queste ultime settimane.