Cybersecurity: perché non connettersi da reti Wi-Fi pubbliche senza una VPN
Le reti Wi-Fi pubbliche possono essere utilissime in numerosissime circostanze, ma nascondono altrettante insidie. Avere consapevolezza sul tema della cybersecurity, infatti, aiuta ad adottare buone pratiche di navigazione e tenere i propri dati personali al sicuro. Vediamo, allora, perché non è consigliabile connettersi a Wi-Fi pubbliche senza utilizzare preventivamente una VPN
Negli ultimi anni i pacchetti dati offerti dai gestori mobili sono decisamente migliorati in quantità e qualità. Tuttavia è molto comune finire i dati inclusi nella propria “promozione” o visitare una zona in cui la rete non è ottimale e, di conseguenza, non permette di lavorare in serenità. Tale problema è avvertito particolarmente all’estero. Nell’Unione Europea è stato infatti istituito un roaming internazionale gratuito, ma la rete dati è fortemente limitata. La capacità di navigazione potrebbe diminuire infatti fino al 90%.
Ecco perché in caso di soggiorni prolungati potrebbe risultare molto difficile anche solo inviare una mail urgente ai propri colleghi. In questa circostanza si va alla ricerca di reti Wi-Fi pubbliche fornite da alberghi, ristoranti, centri commerciali, stazioni, aeroporti o biblioteche. Alcune di queste sono il frutto di cospicui investimenti pubblici o privati. Molte, di conseguenza, sono decisamente sicure e crittografate. Ma non sempre la situazione è così rosea. Non è difficile imbattersi in reti antiquate prive delle misure idonee di protezione.
Quali sono i rischi di navigare su reti non protette?
La privacy è l’elemento maggiormente a rischio nella gran parte delle circostanze. Sono due i meccanismi con cui i criminali informatici potrebbero carpire informazioni private. Il primo è detto spoofing. Consiste in una sostituzione d’identità. L’hacker, in altre parole, crea una rete Wi-Fi libera del tutto identica a quella originale. Molto spesso l’SSD, ovvero il nome dell’hotspot, differisce per poche lettere, numeri o qualche carattere speciale. Se ci si connette a questa rete tutte le informazioni scambiate non saranno assolutamente al sicuro. La cosa più subdola di questa modalità di intercettazione è che l’utente non sa di essere caduto in trappola e potrebbe restarci per molto tempo.
Secondo meccanismo è detto sniffing. Questo non avviene sul dispositivo ma sulla rete. Gli hacker quindi cercano di sfruttare i punti deboli del sistema per spiare alcuni dei dati scambiati. Ciò avviene perché la rete non è adeguatamente crittografata o perché il provider non analizza i punti deboli del sistema.
Cos’è e perche utilizzare una VPN
La soluzione in questi casi è molto semplice ed economica. Basta stipulare un abbonamento a una VPN per proteggere la propria privacy e i dati personali. Ma cos’è esattamente una VPN? In inglese è l’acronimo di Virtual Private Network, ovvero Rete Virtuale Privata. La rete VPN si occupa di creare una connessione alternativa fra dispositivo e server con cui comunicare.
Ciò significa che tutti i dati in entrata o in uscita saranno gestiti su un canale privato in cui sono state implementate misure avanzate di crittografia. Nessuno, a parte l’utente, potrà venire a conoscenza di quali sono le informazioni scambiate, neanche il proprio provider di rete.
Tutti i vantaggi della VPN
I vantaggi della VPN sono molteplici e non si limitano semplicemente alla creazione di una rete personale e privata. Il primo vantaggio riguarda la possibilità di connettere più dispositivi in maniera privata o riservata. Per esempio le aziende hanno iniziato a usare la VPN come sostituto della rete intranet, ritenuta spesso obsoleta e costosa.
Tramite una VPN si potrà anche concedere l’accesso a tutti i dipendenti in smart working, siano essi in Italia o all’estero. Questi ultimi saranno abilitati a connettersi in sicurezza anche dove l’accesso a determinate piattaforme non è consentito.
Ulteriore vantaggio delle VPN è quello di poter aggirare tutti i tentativi di geoblocking. È sotto gli occhi di tutti che i contenuti multimediali, le piattaforme e alcuni siti web non sono accessibili universalmente. I gestori di tali servizi o alcuni governi possono essere interessati a bloccare l’accesso da determinate aree geografiche. Tramite la VPN si può nascondere il proprio IP e navigare con uno fittizio. Così facendo l’utente potrà impostare, scegliendo il server adeguato, da quale località risultare connesso. Parliamo di un vantaggio senza pari per chi viaggia spesso in ogni angolo del mondo.
Il geoblocking può essere utilizzato poi anche in maniera “soft”. Agli utenti potrebbero essere proposte offerte commerciali più o meno convenienti in base all’area geografica rilevata. Ciò avviene, per fare un esempio, con i siti di prenotazione online inerenti a viaggi e hotel. Facendo alcune prove con VPN differenti si potrà trovare il modo di risparmiare sull’acquisto di beni o servizi.