Cnh Industrial: niente licenziamento per i 76 dipendenti di Pregnana
Altri 12 mesi per il piano di reindustrializzazione del gruppo

A pochi giorni dalla scadenza è stato rinnovato l’accordo che proroga cassintegrazione e piano di reindustrializzazione.
Cnh Industrial: niente licenziamento collettivo per i 76 dipendenti di Pregnana
Un altro anno di cassa integrazione straordinaria che scongiura il licenziamento collettivo per 76 lavoratori della Ftp Cnh Industrial di Pregnana Milanese. Il 30 aprile sarebbe scaduto l’accordo per la cassa integrazione straordinaria per cessata attività ma Regione Lombardia, con un nuovo accordo, ha prorogato di altri 12 mesi il piano di reindustrializzazione del gruppo.
Altri 12 mesi per il piano di reindustrializzazione del gruppo
"Siamo orgogliosi di supportare i lavoratori con i nostri strumenti di politica attiva aiutandoli a restare all’interno dal mercato del lavoro e di sostenere l'azienda nella ricerca di un soggetto che possa intervenire per favorire il tessuto produttivo. L’aspetto più importante riguarda i dipendenti che non subiranno il licenziamento collettivo annunciato in precedenza dall’azienda”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli spiegando che si tratta “Un traguardo voluto e raggiunto grazie al lungo lavoro di mediazione e interlocuzione”.
Un periodo lungo quasi due anni in cui Regione Lombardia, organizzazioni sindacali, Ministero dello Sviluppo economico, Ministero del Lavoro e azienda si sono incontrati e confrontati in più occasioni. Grazie agli strumenti di politica attiva finanziati dai programmi regionali uniti ad un’offerta di incentivi e al ricollocamento in altre sedi sono stati salvaguardati in questi due anni oltre 160 dei 240 lavoratori inizialmente coinvolti: con l'accordo stipulato oggi sono stati salvaguardati anche i restanti 76 lavoratori, che potranno beneficiare di un ulteriore periodo di Cigs durante il quale, con il rinnovato supporto di Regione Lombardia, avranno la possibilità di accrescere le proprie competenze ed essere ricollocati, anche attraverso la possibile reindustrializzazione.