Giorno del Ricordo

Martiri delle foibe: commemorazione al giardino di via Sardegna

Nuova cerimonia a Legnano con il Comitato 10 Febbraio, il Circolo degli Uscocchi, Gioventù nazionale, La Gorgone e Fratelli d’Italia.

Martiri delle foibe: commemorazione al giardino di via Sardegna
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Martiri delle foibe, Legnano li ha commemorati nuovamente con una cerimonia al giardino di via Sardegna intitolato proprio agli italiani vittime dei comunisti jugoslavi nell’immediato dopoguerra.

Martiri delle foibe: Legnano ne ha rinnovato il ricordo con Fdi

La commemorazione è andata in scena nella mattinata di ieri, domenica 13 febbraio 2022. A promuoverla sono stati il Comitato 10 Febbraio, il Circolo degli Uscocchi, Gioventù nazionale Altomilanese, l'associazione culturale La Gorgone e Fratelli d'Italia Legnano (il cui gruppo consiliare aveva promosso nei mesi scorsi una mozione per dedicare uno spazio pubblico alla tragedia delle foibe). Dal momento che la ricorrenza del Giorno del Ricordo è caduta in un giorno lavorativo (giovedì 10), i promotori hanno pensato di svolgere la cerimonia di domenica per poter richiamare i cittadini interessati che non hanno potuto presenziare all’intitolazione. Presenti le onorevoli Paola Frassinetti e Lucrezia Mantovani, il sottosegretario della Regione Lombardia Marco Alparone, oltre a diversi esponenti legnanesi di Fdi (Maira Cacucci, Francesco Terreni, Gianluigi Grillo, Franco Colombo, Stefano Carvelli) e altri amministratori del territorio.

Il Circolo degli Uscocchi: "A che titolo l'Anpi parla delle foibe?"

"Giovedì 10 febbraio finalmente è stata intitolata con una cerimonia ufficiale dal sindaco e dalle autorità cittadina un'area dedicata alla tragedia delle foibe e ai loro martiri - ha esordito Loris Conti del Circolo degli Uscocchi - Onestamente avevamo chiesto un'area un po' più centrale, però va bene anche questo giardino. Tutto questo grazie alle manifestazioni degli anni passati, organizzate dal Comitato 10 Febbraio insieme ad altre associazioni e seguite da una mozione presentata in Comune da Fratelli d'Italia e votata all'unanimità. Unica nota stonata l'invito all'inaugurazione dell'Anpi, non solo come associazione partecipante ma come associazione organizzatrice dell'evento. L'Anpi ha sempre negato la tragedia delle Foibe e giustificato l'operato dei comunisti titini. Ancora oggi, a 18 anni di distanza dalla legge dello Stato che istituisce la Giornata del Ricordo, l'Anpi promuove in tutta Italia manifestazioni di chiaro stampo negazionista, come quella di Gorizia insieme ai partigiani sloveni. Il colmo poi sono state le dichiarazioni del presidente dell'associazione cittadina, un tale Primo Minelli: questo con tono più divertito che contrito ha rispolverato i peggiori cliché anti italiani tipici della propaganda titina, arrivando ad affermare: ma voi italiani che cosa ci facevate in Jugoslavia? Perché gli italiani hanno occupato la Jugoslavia? Siamo abbastanza stupiti. Il Minelli infatti arriva dalla Cgil, il sindacato rosso che insieme al Partito comunista italiano all'epoca si mobilitò contro i profughi di Istria e Dalmazia, definendoli fascisti che scappavano dai liberatori, ovvero i comunisti jugoslavi che li volevano infoibare".

Frassinetti: "Una tragedia della quale devono parlare solo gli esuli"

"Noi vogliamo ricordare gli italiani che sono stati gettati nelle foibe, gli esuli che hanno abbandonato le loro terre spesso per non tornarci mai più  - ha dichiarato Frassinetti - Questa tragedia dei confini orientali è stata dimenticata per troppi anni, 70 anni di oblio, nei quali nessun libro di scuola riportava una riga e il Movimento sociale italiano era l'unico partito che parlava delle foibe. I comunisti italiani dovevano nascondere il fatto che hanno sempre coperto questa tragedia. Poi nel 2004 c'è stata la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo e quindi si è fatto qualche passo avanti. Le foibe sono un aspetto di una tragedia più grande che sono stati gli orrori portati nel mondo dal comunismo. Una mia mozione parlamentare è stata fatta propria dal Ministero con una circolare nella quale si dice che a parlare delle foibe siano gli esuli, non gli altri. Lo stesso va fatto anche nelle istituzioni, per evitare che l'Anpi parli delle foibe: Devono parlare solo gli esuli. Il nostro impegno è di portare sempre avanti il ricordo di quei martiri e di quegli esuli, ai quali va il nostro pensiero ossequiso ".

 

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Martiri delle foibe: commemorazione ai giardini di via Sardegna

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