Dramma reale

Caro Bollette: "La luce in fondo al tunnel è un treno che ci viene contro"

Situazione insostenibile per le attività: dopo la pandemia il balzo dei prezzi per l'energia

Caro Bollette: "La luce in fondo al tunnel è un treno che ci viene contro"
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«La situazione è drammatica. Non ci sono altri termini per definirla. Sinora da parte del Governo e dai politici abbiamo sentito tante chiacchiere, ma è ora di vedere i fatti. Speriamo non finisca come con i ristori per le chiusure del lockdown, dove chi ha perso milioni di euro nella propria attività ha ricevuto 30mila euro».

Caro bollette, famiglie e imprese in ginocchio

Non è più tempo di allarmi sulla questione caro bollette. Quel tempo è già passato. La stangata energetica ampiamente prevista è alla fine piombata sulle spalle degli italiani. Famiglie, attività, negozianti e imprese hanno ricevuto le fatidiche bollette delle forniture energetiche, con rincari sino al 50%. Un evento di cui si era iniziato a parlare già la scorsa estate, e che infine si è palesato senza che sino ad oggi siano stati presi provvedimenti concreti a tutela perlomeno dei lavoratori.
E per chi, come Maurilio Casertano, è chiamato a gestire strutture «energivore», il dramma è reale.
Casertano è alla guida della società che ha in carico la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle piscine comunali di Rho (Molinello), Senago, Paderno Dugnano e Desio. Strutture pubbliche che, specie di inverno, consumano quantità enormi di energia per riscaldamento e impianti.

"In fondo al tunnel un treno che ci viene contro"

«Arriviamo da un periodo drammatico, che nessun gestore di impianti natatori ha mai dovuto affrontare prima d’ora - spiega Casertano - Le limitazioni Covid hanno colpito durissimo sul nostro settore: le piscine sono state le ultime a riaprire, a luglio 2021, anche dopo le strutture dove si praticano sport di contatto. Le piscine sono state additate come luoghi dove il contagio correva incontrastato, nonostante il fatto che in piscina da sempre si utilizzi il cloro per disinfettare. Chi fra i gestori è riuscito a rimanere in piedi, a non fallire come capitato a tanti anche nei comuni qui vicini, come ad esempio a Lainate, ha dovuto contrarre debiti spaventosi con gli istituti di credito. Ora arriva la mazzata finale, con aumenti nelle bollette fra il 30 e il 50 per cento difficilmente sostenibili visto che la ripartenza, sino ad ora, non si è vista».

Dalla politica solo parole

Casertano evidenzia la situazione attuale: «La pandemia sembra essere in fase calante, e questo è ovviamente positivo. Cerchiamo di vedere la luce in fondo al tunnel, ma sinceramente al momento non si capisce se è l’uscita o un treno che ci viene contro. Bisogna per prima cosa tornare alla capienza piena delle strutture. Poi bisognerà convincere le persone a tornare in piscina, perché come detto siamo stati trattati come luoghi di diffusione del contagio, non si sa bene per quale ragione. Anche tornando alla situazione e ai numeri pre pandemia del 2019, viste le bollette per uscire dalla crisi ci vorrà molto tempo, temo anni. E quindi è anche giusto ricordare che Mgm Sport e altre società come la nostra gestiscono e mantengono strutture come le piscine che sono totalmente pubbliche, affidateci dai Comuni in concessione sapendo di ricevere al termine del contratto una struttura in condizioni migliori di quando ci era stata consegnata. E’ un aspetto importante che spesso viene dimenticato. Siamo aziende custodi di un patrimonio pubblico, che attraversano una situazione economica mai vista prima d’ora, con contratti stipulati su numeri e condizioni pre pandemia che ora non sono più sostenibili, sia perché non si è potuto lavorare, sia perché ora il costo dell’energia è cresciuto a dismisura».

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