"Ho ricevuto il vaccino: il dono più bello, fatelo tutti"
Il racconto e l'appello di Maura Alessia Pera, infermiera alla Mater Domini di Castellanza e consigliere comunale di opposizione. Ha somministrato la dose anche alle colleghe
!["Ho ricevuto il vaccino: il dono più bello, fatelo tutti"](https://primamilanoovest.it/media/2021/01/pera2-420x252.jpg)
"Ho ricevuto il vaccino: il dono più bello": il racconto di Maura Alessia Pera, infermiera alla Mater Domini di Castellanza e consigliere di opposizione della lista Centrodestra Morlacchi sindaco.
"Ho ricevuto il vaccino, il dono più bello"
"E’ stato il mio dono più bello". A parlare è Maura Alessia Pera, sanvittorese e infermiera alla Mater Domini di Castellanza e consigliere comunale di opposizione della lista Centrodestra Morlacchi sindaco.
"Era la sera del 23 dicembre quando leggo (anche un po’ distrattamente) la casella mail aziendale utilizzando il cellulare - racconta Pera - Sgrano gli occhi! Ingrandisco il testo…leggo e rileggo! C’è il vaccino, grido! La mail comunicava infatti che il giorno 11 di gennaio sarebbe stato messo a disposizione di tutto il personale sanitario il vaccino mRNA contro COVID-19 . Si tratta del primo vaccino contro Covid-19 autorizzato all’immissione in commercio in Italia. Subito riferisco la notizia alla mia famiglia e tutti siamo stati consapevoli di aver ricevuto il regalo più bello, il più importante! Questi ultimi 12 mesi, sia per me che per mio marito, anche lui professionista sanitario, sono stati molto intensi e in certi momenti stremanti. Il regalo di Natale più bello, è li, dentro al mio telefono. La gioia è stata fortissima, sapevamo che sarebbe arrivato questo momento ma vederlo li, ad un passo da noi, che si stava concretizzando… ha fatto un effetto insolito difficile da spiegare in poche parole".
Le emozioni nel momento della vaccinazione
Tanta emozione per la prima dose: "E’ stato un turbinio di emozioni improvvise, un turbinio di sensazioni miste a vita e a morte perché il ricordo delle persone che ho accudito affette da coronavirus mi accompagna ogni giorno - prosegue Maura Alessia - Gioie e dolori che si inseguono, che ti prendono e ti riprendono, che mi hanno forgiato e mi forgiano... in continuazione! Un turbinio che mi ha agitato anche se ho cercato di nasconderlo, soprattutto alle mie figlie, un turbinio che è un susseguirsi di andamenti! Sono i moti dell'anima e del cuore! Dimenticare sarà impossibile! Grandi emozioni per l'opportunità di essere parte integrante di un progetto molto importante, emozioni per il gruppo di lavoro, affiatato e professionale, emozioni per aver ricevuto il vaccino ed emozioni nel vaccinare proprio quei colleghi, compreso mio marito, medico chirurgo, che con me hanno vissuto dal primo giorno questa terribile catastrofe. Qualche lacrimuccia è sfuggita e il pensiero è volato subito a colleghi che purtroppo hanno perso la vita per occuparsi del prossimo, ai nostri pazienti che non ce l'hanno fatta e anche a quelli che ancora oggi stanno lottando per vincere il virus".
L'appello
Che si rivolge anche ai negazionisti e agli indecisi sul vaccino: "Sulle credenze legate all’esistenza o meno del Covid e ai no-mask preferisco non soffermarmi per rispetto di ciò che vivo e che ho vissuto. Trovo che molti siano poco rispettosi nei confronti della morte e soprattutto della vita e poco disposti al dialogo e al confronto - afferma Pera - Per quanto riguarda il vaccino e le paure che alcuni manifestano posso comprendere i dubbi dei 'non addetti ai lavori' e posso consigliare di informarsi utilizzando fonti ufficiali e di rivolgersi al proprio medico curante esponendo tutte le problematiche così da poter valutare i rischi nel non effettuare il vaccino e contrapporli ai benefici di procedere con la vaccinazione. Posso dire infine di affidarsi al rispetto e alla responsabilità: al rispetto per i dati scientifici, al rispetto per le competenze e alla responsabilità sociale che ognuno di noi deve necessariamente avere. Io mi sono vaccinata e faccio parte del team di somministratori della mia azienda ospedaliera. Attualmente, ogni giorno vaccino svariati colleghi con cui ho condiviso momenti molto dolorosi di grande impegno professionale e umano. Il vaccino costituisce una base solida per garantire la tutela della salute per l’intera comunità. Penso a tutti coloro che da quasi un anno si trovano con le attività lavorative bloccate, penso ai ragazzi e alla quotidianità rubata. Noto però con rammarico, soprattutto leggendo i social network che solo una porzione ridotta della popolazione ha una predisposizione altruistica e di responsabilità sociale. È triste. Detto questo, può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla! La soluzione è proteggersi per proteggere. Questa è l’unica soluzione che conosco e che condivido".