Violenza sulle donne, il web contest di Num de Bià
Il gruppo abbiatense, al traguardo del primo anno di attività, propone un contest in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne
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Il gruppo abbiatense, al traguardo del primo anno di attività, propone un contest in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne
Violenza sulle donne, il web contest di Num de Bià
Il gruppo Num de Bià si appresta a celebrare il primo anno di attività e tale ricorrenza, che cade il 25 novembre, sarà celebrata con una iniziativa legata alla Giornata contro la violenza sulle donne che è significativa della nuova dimensione cui i soci stanno tendendo. Nato dall'incontro tra Andrea Baj, custode del grande archivio fotografico di papà Antonio, e Giovanna Giunta e Angelo Parini, il gruppo si è presentato dodici mesi fa agli abbiatensi proponendo su facebook una condivisione di memorie e impressioni del paese caratterizzata da toni leggeri e immediatezza, volutamente lontana dalle polemiche che caratterizzano altri luoghi del web.
Il progetto è cresciuto, il suo tratto distintivo è divenuto la proposta di contest a tema tra i propri partecipanti (ormai oltre 2mila), ma ci sono state anche le prime esperienze «sul campo», con mostre che hanno da subito suscitato grande interesse come quella recente intitolata «La città che sale», allestita ad ottobre al Castello e dedicata ai mesi del lockdown.
Uno sguardo dunque rivolto all'attualità che torna ora, con l'accoglimento della proposta lanciata da Simona Posla di indire un contest con protagonista la donna. Le modalità sono quelle ormai note a chi segue il gruppo: chi vuole partecipare può proporre il 25 novembre il proprio scatto (ma sono accette anche riproduzioni fotografiche di sculture e dipinti o componimenti scritti) pubblicandolo sulla pagina facebook Num de Bià con l'hashstag #donne. Saranno i like degli internauti a stabilire i vincitori.
Ma ciò che conta è lo spirito alla base dell'iniziativa. «Serve una narrazione diversa attorno alle donne, con punti di vista e modalità espressive nuove, lontane dagli stereotipi e più adeguate ai nostri tempi – spiega Simona Posla - E una realtà come Num de Bià, che valorizza l'immediatezza dell'immagine può diventare un fattore di attrazione per aiutare a creare consapevolezza anche tra le donne stesse verso un tema, quello della violenza, che ancora oggi si fa fatica a volte a considerare come un problema. Soprattutto quando si parla di violenza psicologica o di violenza tra le mura domestiche, la più frequente. C'è necessità di parlarne e di far giungere alle donne il messaggio che non sono sole».
La proposta del contest è di mantenere comunque linguaggi e toni leggeri. Spiega Giovanna Giunta: «Non ci interessa far politica, ma socialità e cultura. Vorremmo che emergesse un racconto di ciò che significa essere donna, nella sua diversità e peculiarità, nell'essenza della sua quotidianità, che sia nella maternità, sul lavoro, ma anche nel suo lato più leggero».
Conclude Andrea Baj: «La proposta di Simona è una opportunità per il nostro gruppo di crescere e confrontarsi con tematiche più impegnative, affrontare il sociale e fare cultura, cercando di inviare i giusti messaggi a chi li vorrà cogliere».
L’invito dell’Amministrazione: «Illuminiamo Abbiategrasso di rosso»
Per quanto riguarda il programma dell'Amministrazione comunale per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, inevitabilmente condizionato dall'emergenza Covid, su iniziativa della consigliera delegata alle Pari opportunità Sara Valandro mercoledì dalle 18 all 23 la facciata del Castello si tingerà di rosso per ricordare a tutti di combattere e rifiutare ogni forma di violenza e prevaricazione di genere.
Alle 11, Valandro ed il vicesindaco Roberto Albetti posizioneranno invece una targa sulla panchina rossa recentemente installato nei pressi del ponte Milano. E tutti i cittadini e commercianti sono invitati ad «accendere di rosso» Abbiategrasso. Importante per Valandro anche il ruolo dei social: «Invito allora tutte e tutti a manifestare con forza e decisione il proprio “No” e a postare anche su Facebook o Instagram un messaggio, un’immagine, un breve video accompagnato dall’hashtag #AbbiategrassoDiceNo. I social network sono infatti, soprattutto in questo periodo di distanziamento – conclude Valandro – strumenti di comunicazione importanti soprattutto per i più giovani, fondamentali per mantenere contatti e confermare messaggi e valori». TORNA ALLA HOME