Coronavirus, sindaco: "Serve unità, alcuni fomentano divisione"
Il primo cittadino di Cerro Maggiore replica alle forze politiche che hanno scritto al Prefetto e criticato il ritardo nel comunicare i contagi in paese
Coronavirus, il sindaco di Cerro Maggiore replica alla lettera invitata al Prefetto da parte di due gruppi di opposizione e alle critiche sul ritardo nel comunicare i casi di contagio in paese.
Coronavirus, il sindaco ribatte
Il sindaco di Cerro Maggiore Nuccia Berra ribatte alle accuse. Nei giorni scorsi le liste di opposizione Insieme con Antonio Lazzati e Bene Comune avevano scritto al Prefetto chiedendo di non far convocare la riunione capigruppo e il Consiglio comunale vista l'emergenza coronavirus e, con Alex Airoldi e Marina Lazzati, contestato il ritardo nell'informare la cittadinanza sui contagi in paese.
"In questi giorni assai complicati, tra riunioni e comunicazioni urgenti, lo straordinario diventa routine - esordisce Berra - Nel contempo abbiamo dovuto continuare ad agire sulla normale gestione dell'Ente, perché nulla si è fermato, ma tutto è diventato soltanto più veloce e noi ci siamo dovuti adeguare. Tutti i dipendenti hanno continuato a lavorare per i nostri cittadini, adottando regole differenti per garantire appieno la loro sicurezza. Dall'altro canto noi abbiamo continuato ad agire, a fare Giunta e riunioni, perché era utile, giusto e soprattutto necessario farlo. Basti pensare, a tal riguardo, che il nostro comune è stato uno dei primi a garantire ai propri dipendenti i necessari dispositivi di protezione individuale o a regolamentare il progetto sperimentale di smart working e ad attuarlo! I cittadini di Cerro e Cantalupo pretendono giustamente che si decida e si agisca, senza indugio alcuno, e noi amministratori dobbiamo dare l'esempio. Non possiamo pretendere che i dipendenti lavorino sempre e noi no. Inoltre la polemica politica in questo momento è sbagliata e senza senso. Dovrebbe essere il momento dell'unità ed invece si fomenta la divisione, pretendendo di essere parte delle decisioni senza nemmeno conoscere la legislazione in materia. Amministrare non è un gioco! Nessuna polemica, comunque. Ancora una volta osserviamo un comportamento sbagliato, ma coerentemente andiamo avanti, perchè i nostri cittadini attendono atti importanti. Abbiamo già predisposto ed attivato una serie di servizi alla cittadinanza per la situazione straordinaria che si sta vivendo e, allo stesso modo, abbiamo definito i provvedimenti per il prossimo futuro per sostenere, rilanciare ed aiutare. Siamo stati tra i pochi Enti a scrivere direttamente alla Presidenza del Consiglio per evidenziare le problematiche a cui dobbiamo fare fronte e sensibilizzare rispetto alle aspettative dei Comuni".
E conclude: "Ancora una volta la politica cerrese ha perso un'occasione per dimostrare unità e, soprattutto, rispetto per le istituzioni. Avremmo dovuto essere un esempio, invece sono stata esposta al pubblico ludibrio, ma sono soddisfatta del lavoro svolto per il bene della comunità e spero che dall'altra parte qualcuno recuperi l'alto senso del dovere che si dovrebbe avere in momenti come questo".