In viaggio sui binari

Un tuffo nella storia… in treno

Alla scoperta del Bel Paese guidati da una locomotiva a vapore.

Un tuffo nella storia… in treno
Pubblicato:
Aggiornato:

Una gita in treno. Ma non su un treno qualsiasi, bensì su un treno storico, magari di quelli che sbuffano, con la locomotiva a vapore. Un viaggio, quindi, molto particolare, che affonda nelle tradizioni, che richiama alla memoria il tempo che fu, ma che propone quella lentezza (anche se alcuni treni oggi non è che siano molto più veloci…) che permette di apprezzare gli straordinari paesaggi che propone il nostro Bel Paese. Ecco i treni e i percorsi proposti nelle regioni raggiunte dai nostri giornali sui treni storici di Fondazione FS Italiane.

Treni storici in Piemonte

Sulle linee ferroviarie piemontesi ci sono attualmente un paio di treni storici che Fondazione FS Italiane propone ai viaggiatori.

Il primo è il Treno storico a vapore Novara-Arona-Stresa che tocca anche Oleggio. Dietro alla locomotiva a vapore, si viaggerà su carrozze degli anni ‘50 alla volta della nota località turistica del Lago Maggiore. Il 12 settembre è in programma un viaggio che permetterà di passeggiare tra le bancarelle di Stresantiqua, mercatino dell'antiquariato, collezionismo, giocattoli d'epoca, libri antichi, dischi e altro ancora. Per chi non ama l’antiquariato, Stresa offre comunque tante altre possibilità turistiche, a cominciare da un’escursione sul lago Maggiore alla scoperta delle Isole Borromee.
Informazioni e prenotazioni: Museo Ferroviario Valsesiano - tel. 338.9252791 - info@museoferroviariovalsesiano.it - www.museoferroviariovalsesiano.it

Il Treno storico a vapore Novara-Arona-Stresa

Partendo sempre da Novara, è altrettanto suggestivo il viaggio che porta a Varallo Sesia con il Treno del Sacro Monte che si ferma anche a Romagnano Sesia e a Borgosesia. Si tratta di una linea ferroviaria di 54 km che consente di raggiungere, da qui il nome del treno, l'imponente complesso architettonico del Sacro Monte di Varallo, patrimonio Unesco. E i passeggeri che vorranno seguire la visite guidate che permetteranno di far scoprire il ricco patrimonio culturale della capitale della Valsesia. Dal centro storico con i suoi suggestivi viottoli lastricati ai nobili musei fino a giungere al Sacro Monte eretto a partire dal 1491 dal frate Bernardino Caimi, che per la bellezza del luogo e per le testimonianze di fede e di arte costituisce il monumento più antico e di più grande rilevanza nel suo genere. Questa terra che propone vite di personaggi eccezionali, come quelle legate alla Beata Panacea o a Fra Dolcino, Gaudenzio Ferrari e Tanzio da Varallo, Giuseppe Magni e Vincenzo Lancia, offre alla vista paesaggi indimenticabili. Così come dal 1886, la ferrovia che si inserisce armoniosamente nel territorio con il procedere dei km si trasforma da pianeggiante a collinare a montana, fino a fare il suo ingresso in Valsesia, racchiusa tra le vette delle Alpi Pennine e conosciuta anche come “valle più verde d’Italia”, dominata dal massiccio del Monte Rosa.
Ma un viaggio da queste parti vuol dire anche... gusto: i sapori della cucina tradizionale sono legati all'ambiente alpino e prealpino e sono basati sui prodotti del lavoro montano come latte, burro, formaggio, polenta, pane, miele e salumi tipici insieme alla secolare produzione di vini, ben tre DOC (Boca, Sizzano, Coste della Sesia) e due DOCG (Gattinara e Ghemme).
Informazioni e prenotazioni: Museo Ferroviario Valsesiano - tel. 338.9252791 - info@museoferroviariovalsesiano.it - www.museoferroviariovalsesiano.it

Treni storici in Lombardia

I tre treni storici proposti da Fondazione FS Italiane sulle linee ferroviarie lombarde partono dalla stazione di Milano Centrale e hanno tutti come meta una nota località lacustre su tre diversi specchi d’acqua: il Lago Maggiore, quello di Como e il Lago d’Iseo.

Il Laveno Express è il treno storico che si dirige verso Laveno Mombello e porta alla scoperta del Lago Maggiore. La sbuffante locomotiva, al traino delle carrozze “Centoporte” anni ’30, ferma anche alle stazioni di Rho, Busto Arsizio e Gallarate. Giunti a destinazione, Laveno Mombello offre un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore, ma anche la possibilità di trascorrere la giornata a bordo di un battello sul lago, magari raggiungendo col piroscafo l’Isola Bella o l’Isola Madre. Si può anche salire in funivia all’imponente Sasso del Ferro da cui si gode uno dei panorami più apprezzati del Lago Maggiore con vista sulle Alpi, le Prealpi, i laghi lombardi e la pianura Padana: è il posto ideale per praticare anche sport, come downhill, trekking e deltaplano. Una visita potrebbero meritarla la settecentesca Villa De Angeli Frua, uno degli edifici più rilevanti di Laveno che ebbe tra i suoi ospiti Giuseppe Garibaldi, oggi sede del Comune e della Biblioteca, il Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) di Cerro, che si trova all’interno del cinquecentesco Palazzo Guilizzoni (oggi Perabò) e in undici sale testimonia la storia ceramistica di Laveno Mombello, e il Forte Castello, che era l’elemento centrale del sistema difensivo austriaco. Se il bel tempo lo consente, si può sempre optare anche per un po’ di relax sul lungolago o su una delle belle spiagge di Laveno Mombello.

Il Laveno Express

Ci spostiamo sul lago di Como con il treno storico Lario Express che porta da Milano Centrale a Lecco, ma che fa un largo giro che passa anche da Como e tocca diverse altre stazioni (Monza, Lissone, Desio, Seregno, Como-San Giovanni, Cantù, Brenna-Alzate, Anzano del Parco, Merone, Casletto-Rogeno e Molteno). Tra le maggiori attrazioni culturali che si incontrano lungo l’itinerario, segnaliamo la basilica minore di Seregno risalente al 1700, l’abbazia benedettina di fine ‘800 e l’antico borgo di Cantù con le sue affascinanti architetture risalenti al Medioevo. A Lecco, città cara al Manzoni per il suo lago, i viaggiatori del treno storico avranno a disposizione numerosi itinerari culturali tra cui optare, ovvero gita sul lago a bordo di un battello, trekking nelle attigue riserve naturali, cicloturismo, e la possibilità di praticare sport acquatici sul lago. Se poi qualcuno volesse fermarsi a Como, può prendere un battello per andare alla scoperta del Lario e delle sue ville (anche solo nel bacino della città ci sono Villa Olmo, Villa Sucota, Villa Grumello, Villa Geno), oppure visitare la città senza perdersi il Duomo, Palazzo Terragni, il Teatro Sociale e le chiese romaniche di San fedele, Sant’Abbondio e San Carpoforo.

Infine, si può andare alla scoperta del Lago d’Iseo con il Sebino Express, il treno storico che da Milano Centrale porta a Paratico Sarnico fermandosi anche a Milano Lambrate, Bergamo e Palazzolo sull’Oglio. I viaggiatori avranno l’opportunità di trascorrere una giornata all’insegna della natura, con possibilità di gita sul lago a bordo di un battello, oppure cimentandosi in diversi sport acquatici. Gli amanti della storia e dell’arte potranno riscoprire la bellezza di questi luoghi visitando, nell’entroterra, i resti del castello e della torre Lantieri, di epoca medievale, realizzato dalla famiglia Lantieri presumibilmente nel XIV secolo, insieme ad alcune case-forti adiacenti, racchiuse da un muro difensivo: la torre ha una pianta quadrangolare e un’altezza di circa 15 m articolata su quattro livelli e, per essere meglio difesa, fu edificata su uno sperone roccioso al quale si accedeva attraverso una scala esterna. Tornando verso il lago, si possono ammirare gli antichi pontili di attracco delle chiatte per il trasporto merci, i cui carichi venivano trasferiti su quella che oggi è la Ferrovia turistica del Sebino, e il Parco delle erbe Danzanti, un parco pubblico dal taglio naturalistico, raro esempio di una politica di gestione del territorio innovativa e coraggiosa, giocoso e mutevole, che propone diverse stanze tematiche, come il Giardino delle Aiuole Fiorite, formata da grandi contenitori rialzati di ferro, disposti diagonalmente, traboccante di erbacee perenni e graminacee ornamentali, o la Stanza delle Onde, caratterizzata dalla pavimentazione ad onde, e da giochi di ghiaia e graminacee, o ancora la Stanza delle ninfee, composta da due vasche d’acqua rettangolari, sedute in legno, alberi, arbusti e perenni. Nella vicina Sarnico, uno dei borghi più belli del Nord Italia con riconoscimento di Bandiera Arancione del Touring Club, si possono ammirare la torre medievale e la rocca dei Zucchellis, costruita nel XIII secolo, della quale si conservano ancora parti della cinta muraria e della torre, ma anche i resti dei castelli di Castione e dei Marenzi. All’interno del borgo, in piazzetta San Paolo, degna di nota, la Torre dell’Orologio del XII secolo. E poi numerose costruzioni architettoniche che rappresentano importanti testimonianze di stile Liberty in Lombardia, opera dell’architetto Giuseppe Sommaruga: l’asilo Infantile in piazza SS. Redentore, Villa Surre, Villa Faccanoni che si trova nel parco pubblico.

Per tutti e tre i percorsi, le tariffe si trovano su www.trenord.it/it/biglietti/tariffe.aspx

Treni storici in Toscana

Sono tre anche i treni storici della Fondazione FS Italiane che percorrono le linee ferroviarie toscane.

Visto che quest’anno si celebrano i 700 anni della morte del Sommo Poeta, è doveroso partire dal Treno di Dante. Si tratta di un treno storico che parte dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella e arriva dall’altra parte dell’Italia, a Ravenna, dov’è la tomba dell’Alighieri. E proprio in occasione di questo anniversario sono stati programmati ben 14 weekend (da giugno fino al 6 ottobre) con treni storici che viaggeranno tra Firenze e Ravenna, attraversando gli splendidi paesaggi dell'Appennino Tosco-Romagnolo e ripercorrendo i luoghi della produzione letteraria del Sommo Poeta. Si parte, appunto, da Firenze, città in cui il Sommo Poeta nacque nel 1265, per poi proseguire verso Vaglia, il primo comune del Mugello, quindi Borgo San Lorenzo. Il treno continua poi verso Ronta, Scarperia e San Piero a Sieve, quindi sale sulle colline di Vicchio che ha dato i natali a Giotto e Beato Angelico. Oltrepassato il borgo di Crespino del Lamone, il treno continua per Marradi, cittadina appenninica dove nacque il poeta Dino Campana, per poi fare tappa a Brisighella, considerato tra i borghi più belli d’Italia. Le ultime tappe, infine, sono Faenza e Ravenna, città quest’ultima in cui Dante completò la sua Commedia e visse fino alla sua morte, nel 1321. Durante il viaggio, gli assistenti a bordo del treno forniranno preziose indicazioni su cosa visitare a ogni fermata del treno (musei, rocche, teatri e palazzi), a cui i passeggeri potranno accedere gratuitamente, semplicemente esibendo all’ingresso il biglietto del Treno di Dante, stampato o in digitale, anche in un giorno diverso da quello del viaggio.
In composizione al treno storico viaggerà anche uno speciale carro bagaglio attrezzato per il trasporto delle biciclette così che una volta raggiunta la località romagnola chi lo desideri possa visitare, oltre naturalmente alla Tomba di Dante, gli otto monumenti Patrimonio dell’Umanità, ricchi di mosaici bizantini realizzati tra il V e il VI secolo d.C. da abili artisti, artigiani e architetti dell’epoca: il mausoleo di Galla Placidia, il battistero Neoniano, il battistero degli Ariani, la cappella Arcivescovile, la basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il mausoleo di Teodorico, la basilica di San Vitale e, un po’ fuori dalla città, la basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Informazioni e prenotazioni: tel. 337 1560535 - info@iltrenodidante.it - www.iltrenodidante.it

Il Porrettana Express che porta da Pistoia a Pracchia

Altro treno storico è la Porrettana Express che porta da Pistoia a Pracchia con un’unica fermata a Piteccio. La Porrettana, conosciuta anche come “la Transappenninica”, è la linea ferroviaria che nel 1864 congiunse il nord Italia e il centro, valicando per la prima volta gli appennini: collegava Bologna a Pistoia, seguendo la valle del Reno e dell’Ombrone, ma aveva rilevanza internazionale, perché costituì una prima via di comunicazione tra Europa e sud Italia. Si tratta di un viaggio unico sull’Appennino tosco‐emiliano, che incontra numerosi viadotti e ben sei gallerie che all’epoca rappresentavano l’avanguardia in fatto di progettazione: sarà possibile ammirare i boschi di castagni, scorgendo dietro ardite curve le stazioni che spuntano come incastonate a metà della montagna.
Informazioni e prenotazioni: info@porrettanaexpress.it - www.porrettanaexpress.it

Concludiamo il nostro viaggio sui treni storici con il singolare Treno Natura proposto da Fondazione FS Italiane che, in diversi weekend, percorre singolari itinerari e offre straordinarie occasioni di conoscere la Toscana più profonda. Così il 26 settembre è in programma il Treno Natura: festa dell’uva e del vino, da Siena a Chiusi con fermata ad Asciano, attraversando la spettacolare area delle Crete Senesi, caratterizzata da un susseguirsi infinito di biancane e calanchi, caratterizzati da profondi solchi del terreno “a lama di coltello”, posti in tutta l’area intorno all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. E’ l’occasione per partecipare alla tradizionale Festa del Vino e dell’Uva di Chiusi, giunta alla XXXVIII edizione, e per unire la visita culturale del borgo ad eventi spassosi e divertenti, tra degustazioni di vini tipici proposti dalle cantine del territorio e prodotti locali disponibili nelle numerose botteghe del paese, spettacoli itineranti, intrattenimenti musicali. Il Comune di Chiusi offrirà a tutti i passeggeri del treno storico un servizio shuttle per il trasferimento dalla stazione ferroviaria al centro storico e un servizio di navette gratuite per il lago di Chiusi. Tra le attività previste, ad orari prestabiliti e previa prenotazione potrà essere effettuata una visita guidata alla Chiusi Sotterranea (Museo della Cattedrale con Labirinto di Porsenna e Museo Civico –La città sotterranea) oppure visitare il Museo Nazionale Etrusco (a prezzo ridotto per i passeggeri del treno storico).
La settimana successiva, il 3 ottobre, si può salire sul Treno Natura: dagli Etruschi al Brunello, treno storico che parte sempre da Siena e si dirige verso Murlo e Montalcino, mentre il 10 ottobre si va sul Monte Amiata e Torrenieri con il Treno Natura: sapori e profumi dei boschi amiatini.
Informazioni e prenotazioni: tel. 0577.48003 - E-mail: booking@visionedelmondo.com.

Il Treno Natura che affronta vari itinerari in Toscana
Seguici sui nostri canali