segnali di ripresa

Mercato veicoli commerciali, è tornato il sereno

Segnali positivi dalle vendite di luglio e agosto, migliori rispetto agli stessi mesi del 2019

Mercato veicoli commerciali, è tornato il sereno
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Mercato veicoli commerciali, torna il sereno. I mesi estivi riportano buone notizie anche sul mercato dei veicoli commerciali, come registrato per i veicoli industriali, altro comparto del trasporto merci. Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, dopo la ripresa delle attività in giugno. Tale mese aveva contenuto la flessione al -6,1%, in luglio gli autocarri con ptt fino a 3,5t tornano al segno positivo con un +15,1% e 17.600 unità immatricolate rispetto alle 15.297 dello stesso mese 2019. In agosto l’incremento è del 2,2% a 9.620 immatricolazioni contro 9.411 dello stesso periodo dello scorso anno, quando già si evidenziava una buona dinamicità del mercato. Dopo il crollo del 36% del I semestre, nei primi 8 mesi dell’anno la flessione rimane pesante e pari a -26,6% con una perdita di oltre 32.200 veicoli (88.911 unità rispetto alle 121.143 del gennaio-agosto 2019).

Mercato veicoli commerciali, il calo resta pesante

L’analisi della struttura di mercato dei primi 7 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) evidenzia un pesante calo a doppia cifra per tutti i canali di vendita. I privati (-22,5%) con una flessione leggermente più attenuata del mercato totale, recuperano due punti di quota, raggiungendo il 23,6%. Le società, in linea con il calo complessivo, perdono qualche decimale per posizionarsi al 48% di quota. Nel dettaglio, le autoimmatricolazioni flettono del 45,4% e le altre società del 27,7%. Il noleggio cala del 33,1% e scende al 28,5% di quota di mercato (-1,7 p.p.). Una flessione più forte interessa il breve termine (-46,8%), un sostanzioso -31,5% coinvolge il lungo termine, mentre le autoimmatricolazioni uso noleggio effettuate da Concessionari e Case auto registrano un -24,6%.

Scendono le alimentazioni tradizionali

Dal punto di vista delle alimentazioni, mostrano una notevole flessione tutte le motorizzazioni tradizionali. Ossia diesel -28,9% (con una quota che rimane intono all’89% del totale), benzina -42,7% (al 3,6% di rappresentatività). Il gpl cala del 72,3% e il metano del 37,2%, rispettivamente allo 0,9% e al 3,2% di quota di mercato. I veicoli ibridi, con una crescita rilevante, si portano al 2,5% del totale mercato, con 1.953 unità rispetto alle 140 di un anno fa. Mentre quelli elettrici flettono del 32,3%. Si accentua leggermente la crescita (+1,5%) delle emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t. Nei primi 7 mesi dell’anno raggiungono i 164,3 g/km rispetto ai 161,9 del gennaio-luglio 2019.

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