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Via alle campagne di screening nelle scuole lombarde

Approvata in consiglio regionale la mozione riguardante l'avvio di campagne di screening con tampone salivare molecolare nelle scuole

Via alle campagne di screening nelle scuole lombarde
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Approvata all'unanimità la mozione congiunta presentata dalla consigliera Tironi, esponente di Forza Italia e dal consigliere Erba del M5S, riguardante l'avvio di campagne di screening all'interno delle scuole lombarde con l'utilizzo di tamponi salivari molecolari.

La mozione

In attesa dell'ok del Ministero della Salute, Regione Lombardia prepara le basi per attuare una campagna diffusa di screening che permetta un vero ritorno in sicurezza alla didattica in presenza.

"Insieme all'Università degli Studi di Milano abbiamo già fatto una prima sperimentazione sulle scuole del territorio di Bollate, e i risultati sono stati incredibili. - ha spiegato la Tironi -  Con questa mozione vogliamo confermare l'unità di intenti con quanto già annunciato dal presidente Fontana, ma chiediamo anche di fare dei passi avanti. Le sperimentazioni infatti devono proseguire, solo così sarà possibile attuare un piano regionale diffuso".

Il testo presentato chiede l’avvio di campagne di screening con tampone salivare molecolare per un monitoraggio capillare della diffusione del Covid. Le campagne dovranno essere fatte a partire dai territori lombardi più funestati dalla pandemia e con particolare attenzione alle scuole. Si chiede inoltre la definizione di un piano regionale per l'utilizzo diffuso dei tamponi salivari come metodologia diagnostica per l'individuazione dell'infezione.

Come procederanno le campagne di screening

Il sottosegretario regionale Turba ha spiegato che l'assessorato al welfare sta già ideando un protocollo da attuare per nuovi test in altre scuole del territorio. Il tutto però solo in seguito alla conferma dell'attendibilità del tampone salivare.

"Speriamo di poter partire con i test entro la metà di maggio andando avanti fino a giungo. Sceglieremo degli istituti campione, uno per ogni ATS, in cui avviare i protocolli. I risultati che raccoglieremo serviranno per elaborare un metodo sistematico e diffuso, da applicare in tutti gli istituti scolastici lombardi a partire da settembre 2021".

L'utilizzo dei tamponi salivari potrebbe permettere inoltre di ridurre di molto la quantità di personale impiegato. Questi potranno quindi essere riconvertiti all'interno del sistema sanitario ed aiutare nei reparti più in difficoltà.

Un passo atteso da tempo

Nel merito della discussione è intervenuto anche la consigliera regionale leghista Cappellari, la quale ha sottolineato il ruolo di Regione Lombardia come "apripista" in Italia.

"Già da diverse settimane, Regione Lombardia è scesa in campo chiedendo al Ministero della Salute di poter utilizzare il tampone salivare per la diagnosi del coronavirus nelle scuole. Uno strumento che, con la ripresa delle attività scolastiche, potrà rivelarsi particolarmente utile ed efficace. Questo perché somministrabile senza la necessaria presenza di operatore sanitario e molto meno invasivo. Non essendo ancor oggi pervenuta alcuna indicazione in tal senso dal Governo, abbiamo portato la questione all'attenzione dell'Aula consiliare, confidando che il documento ufficiale da Roma arrivi quanto prima, anche considerando che già lo scorso 20 aprile il Ministro Speranza ha confermato che tutti i test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7 possono essere utilizzati anche in Italia".

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