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Oltre 35mila firme per le carrozze per sole donne dopo le violenze sessuali sul treno, ma la Lombardia dice no: "Meglio l'esercito"

Il governatore Fontana: "E' un po' una sconfitta dire che ci deve essere un marginalizzazione delle donne".

Oltre 35mila firme per le carrozze per sole donne dopo le violenze sessuali sul treno, ma la Lombardia dice no: "Meglio l'esercito"
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All'inizio del mese di dicembre sulla tratta ferroviaria Milano - Varese nel giro di pochi minuti due donne hanno subito un'aggressione di stampo sessualeLa prima vittima, una ragazza che viaggiava sul convoglio, era stata violentata e rapinata; pochi minuti dopo i responsabili sono scesi dal treno e avevano preso di mira una 22enne nella sala di Venegono che è riuscita a fuggire dopo essere stata molestata. Nel giro di poche ore gli inquirenti erano riusciti a fermare due uomini, un italiano sui 20 anni e un marocchino di 27, ritenuti i responsabili delle violenza sessuale.

In seguito a questi  fatti, che purtroppo ancora ad oggi molte donne subiscono quasi quotidianamente, era stata lanciata una petizione per creare carrozze dedicate esclusivamente alle donne, così da poter viaggiare sicure e senza rischiare aggressioni. Una proposta che è stata completamente bocciata da Attilio Fontana: "Sarebbe una sorta di apartheid e io non lo accetto.

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Doppia violenza sessuale sul treno

La sera di venerdì 3 dicembre 2021, come racconta Prima Saronno, una 20enne era stata aggredita sul treno poco prima che scendesse dal convoglio (la violenza pare si sia consumata tra le stazioni di Tradate e Vedano). Bloccata, strattonata, rapinata e costretta a subire uno stupro. A mettere in fuga gli uomini, l'arrivo del capotreno, che aveva subito dato l'allarme.

I due presunti responsabili dopo essere scesi dal convoglio avevano aggredito anche una seconda giovane, pochi minuti dopo, e proprio all'interno della sala di attesa della stazione di Venegono, esattamente dove il capotreno li aveva visti fuggire.

La ventiduenne, dopo aver subito alcune molestie, era riuscita a divincolarsi e gridare, mettendo in fuga i due malviventi. Le due ragazze, sotto choc, erano subito state trasportate all'ospedale Dal Ponte di Varese. Entrambe avevano fornito una dettagliata descrizione dei loro aggressori, immediatamente diramata dalla Polizia di Stato che, unitamente alla Polfer, era intervenuta sulla prima delle due violenze, e ai carabinieri che invece erano intervenuti sulla seconda.

Identificati i presunti responsabili

La Squadra Mobile e i Carabinieri di Tradate e della Compagnia di Saronno in tempi rapidi erano riusciti ad identificare i due uomini, un marocchino trentenne irregolare sul territorio e un italiano ventenne, presunti responsabili della duplice violenza sessuale. La Procura della Repubblica di Varese, domenica 5 dicembre, ha emesso Decreto di fermo di indiziato di delitto.
Fondamentali la descrizione fornita dalle vittime, le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le tempestive indagini.

Non è purtroppo il primo (né il secondo) caso

Un mese fa sulla tratta da Varese a Laveno Mombello, sempre in orario serale, una guardia giurata, dopo aver sentito delle urla provenire da uno dei vagoni, aveva sorpreso un cittadino extracomunitario visibilmente alterato che stava molestando una passeggera. La guardia giurata in quell’occasione era riuscita a bloccare l’uomo e farlo allontanare in un altro scompartimento del treno, poi aveva chiesto al capotreno di far intervenire le forze dell’ordine che lo avevano arrestato.

La petizione per i vagoni solo donne

Martedì 7 dicembre 2021 era stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere a Trenord delle carrozze per sole donne, dove possano viaggiare sicure e senza rischiare aggressioni.

"Abbiamo il diritto di usare i mezzi pubblici a qualsiasi ora del giorno - si legge nel testo della petizione - senza paura. In altri paesi, sui mezzi di trasporto anche locale esistono carrozze dedicate alle sole viaggiatrici. Con questa petizione chiediamo a Trenord di dedicare, su tutte le sue linee, la carrozza di testa alle donne. In questo modo, a qualsiasi ora, si potrà viaggiare sicure".

Fontana dice no alle carrozze per donne sui treni

Nel 2009 era stato Matteo Salvini a lanciare l'idea di carrozze per sole donne ("e per i milanesi") sulle metro di Milano in risposta a furti, violenze e tentativi di stupro. Una proposta ("provocatoria", disse poi) che venne subito bollata di razzismo con tanto di  richiami all'Apartheid.

Come riporta Prima Saronno dodici anni dopo, e dopo i tremendi fatti lungo la Saronno-Varese, la richiesta è arrivata dalle donne, oltre 35mila, che hanno firmato una petizione online ancora aperta che continua a veder crescere le sottoscrizioni ma già bocciata dalla Regione.

Le parole pronunciate ieri dal Presidente Attilio Fontana all'evento Direzione Nord a Milano non lasciano possibilità d'interpretazione:

"Sarebbe una sorta di apartheid e io non lo accetto. Credo si debba fare di tutto per evitare che si verifichino questi episodi ma è un po' una sconfitta dire che ci deve essere un marginalizzazione delle donne - ha dichiarato il governatore, ripreso da Repubblica - Le donne devono avere lo stesso diritto di andare sui treni senza dover subire alcun tipo violenza, di minaccia e senza nessuna preoccupazione. Bisogna agire a monte, non alla fine. Può essere un sistema temporaneo, ma bisogna evitare che le donne abbiano un minor diritto".

Parole che sono state subito sposate anche dalla sua Giunta, assessore alla Sicurezza in primis. Ma quindi che fare? Per Fontana servono più controlli, e certo non è una novità nè la sua una posizione solitaria. De Corato però già dopo i fatti aveva spiegato che mancano le forze per sorvegliare tutti i treni, a tutti gli orari. Forze, cioè, carabinieri, Polizia e in generale forze dell'ordine.

Soluzione?

"Che mandino l'esercito sui treni a controllare tratte e orari più pericolosi".

 

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