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Mai più il dramma delle pandemie, nasce in Lombardia agenzia per prevenzione e controllo delle malattie infettive

La struttura avrà sede presso l'ospedale Sacco di Milano.

Mai più il dramma delle pandemie, nasce in Lombardia agenzia per prevenzione e controllo delle malattie infettive
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Un'agenzia delle malattie infettive per prevenire il rischio di future pandemie e scongiurare le conseguenze che ha avuto (soprattutto nella sua prima drammatica ondata) il Covid.

Nasce in Lombardia la prima agenzia italiana per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.

La nuova struttura, che avrà sede all’ospedale Sacco di Milano, è stata presentata questa mattina a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

Agenzia malattie infettive, "progetto bandiera" per la Lombardia

Il progetto è stato illustrato dal governatore Attilio Fontana che ha ringraziato la vicepresidente e assessore al Welfare per "aver creduto in questa idea e averla portata avanti con determinazione ai tavoli del Governo".

L'agenzia per le malattie infettive è infatti uno dei punti cardine della nuova legge di riforma della Sanità di Regione Lombardia e il progetto era già stato sottoposto all'attenzione del Ministero della Salute e di quello della Ricerca.

Fontana ha manifestato così la sua soddisfazione:

"E’ un progetto di grandissima rilevanza in quanto è la prima agenzia di questo tipo istituita nel nostro Paese. La sua importanza e strategicità è emersa ancora di più dopo la pandemia e quindi sono ancora più felice del risultato raggiunto e che ha anche già avuto anche il via libera del Governo come progetto bandiera e per il quale la Regione Lombardia ha già stanziato 85 milioni di euro".

Progetto di respiro europeo

Si tratterà di un'agenzia nazionale di respiro europeo che collaborerà con il nuovo progetto Hera (Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie).

In quest’ottica l’Agenzia contribuirà allo sviluppo delle politiche europee di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie e potrà beneficiare dei relativi finanziamenti europei. Basti pensare che la Commissione Europea prevede nei prossimi anni 30 miliardi di euro su tali attività.

E infatti Fontana ha aggiunto:

"È una struttura che va a rafforzare quella grande prevalenza che la Lombardia ha nelle scienze della vita ed è un ulteriore stimolo per ricercatori, virologi e immunologi. Coinvolge tutte le branche che hanno a che fare con le malattie infettive ed è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione che riserviamo al tema della sanità e alla prevenzione nuove epidemie".

La soddisfazione dell'assessore, i compiti dell'Agenzia

Tra i compiti principali dell’Agenzia, la preparazione ad eventuali emergenze sanitarie epidemiche e relativa attività di formazione alle strutture, ricerca e monitoraggio nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura derivanti dalla diffusione di microorganismi.

Ed ancora, ricerca di nuove strategie terapeutiche, buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all’antibiotico-resistenza. Infine, ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e, tra gli altri, attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria nazionale e con gli atti di programmazione regionale in materia.

Soddisfatta l'assessore al Welfare Letizia Moratti che ha dato anche i "tempi" e qualche dettaglio logistico-operativo:

"Sarà operativa dall’1 ottobre e potrà contare inizialmente su uno staff di 20 persone. Un’agenzia nazionale che si candida a essere una delle agenzie che collaboreranno in Europa alla definizione delle politiche per fronteggiare il tema delle malattie infettive.  Tra i suoi compiti vi sarà infatti anche quello di collaborare con Hera che quindi metterà in rete le agenzie dei paesi europei".

L’agenzia farà ricerca in ambito virologico, immunologico e  clinico.

Malattie infettive, obiettivo, non farsi trovare impreparati

Dovrà quindi elaborare strumenti innovativi, garantire omogeneità degli strumenti IT di raccolta dati, elaborare e analizzare dati epidemiologici e sviluppare modelli matematici per il controllo e la gestione dell’andamento delle malattie infettive.

Sul rischio di nuove pandemie negli anni a venire, l'assessore Moratti ha voluto porre delle rassicurazioni, anche se l'obiettivo è quello dichiarato di non farsi mai più trovare impreparati di fronte a quella che in alcuni frangenti è stato un vero e proprio dramma:

"Non c'è nessun segnale di ulteriori pandemie all'orizzonte, semplicemente l'esperienza
fatta col Covid ci ha suggerito di strutturarci per leggere i dati. E' poi fondamentale individuare i trend europei, e una regione come la Lombardia, colpita per prima dalla pandemia, con tanta popolazione, in forte interscambio col mondo era un candidato naturale".

L'agenzia dovrà poi elaborare sistemi di alert epidemiologici, linee guida, protocolli e strategie di preparedness. Compresa quindi la formulazione di nuovi standard per la generazione e raccolta dati e digitalizzazione dei servizi.

Come sarà strutturata

Sono sette i settori in cui è articolata l’Agenzia: prevenzione, clinica, ricerca, politica sanitaria, promozione e difesa della salute, governance e partening. Infine didattica, formazione ed educazione.

Sarà composta dal Consiglio di Amministrazione (5 componenti di cui tre designati da Regione Lombardia e uno ciascuno dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Università e della Ricerca); dal direttore generale; dal direttore scientifico (responsabile di tutta l’attività di ricerca, sarà individuato con selezione pubblica tra professionisti in possesso di comprovate capacità scientifiche e manageriali e sarà il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Agenzia).

E infine ci sarà anche un Collegio sindacale.

 

 

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