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I giovani incontrano le istituzioni: "Famiglia, stipendi adeguati e ambiente: i nostri desiderata per il futuro"

Al liceo Mascheroni di Lodi nella mattinata di quest'oggi, venerdì 3 dicembre, si è svolta la seconda tappa del tour di ascolto e confronto organizzato dal Consiglio regionale di Regione Lombardia

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Al liceo Gandini di Lodi nella mattinata di quest'oggi, venerdì 3 dicembre, si è svolta la seconda tappa del tour organizzato dal Consiglio regionale di Regione Lombardia chiamato "I giovani incontrano le istituzioni", uno scambio di istanze tra i rappresentanti politici del Pirellone e gli studenti lodigiani per indicare la strada sui provvedimenti legislativi da adottare in ottica futura. Un progetto che si è avvalso della collaborazione dell'Ufficio scolastico regionale e di Anci Lombardia.

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Giovani protagonisti

L'evento si è tenuto nell'aula magna della scuola superiore ed è stato condotto dal direttore de Il Cittadino di Lodi, Lorenzo Rinaldi. La moderazione è stata invece affidata, come accaduto nel corso della prima tappa che aveva avuto luogo a Bergamo nella seconda metà di novembre, al presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi che ha sottolineato il valore della progettazione in questi termini:

"Gli incontri devono avere come presupposto la sincerità dei ragazzi che abbiamo deciso di incontrare. Una sincerità orientata a conoscerne sogni e bisogni. L'anno prossimo in Consiglio approderà un progetto di legge dedicato ai giovani. Ed è fondamentale, affinché i i provvedimenti legislativi siano congrui con le necessità, che i giovani ci indichino la strada da seguire. E' importante che gli stessi capiscano l'importanza della cosa pubblica".

Violi: "Dalla scuola alla politica servono esempi virtuosi"

Sul palco si sono susseguiti diversi studenti e lo hanno fatto ponendo alcune domande ai relatori. Alla domanda su come accorciare il divario tra Istituzioni e giovani, in virtù del sentimento di sfiducia che quest'ultimi riservano per la classe politica, ha risposto Dario Violi, consigliere regionale nonché membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, dicendo:

"Sono gli esempi positivi e virtuosi a fare la differenza. Possono avere una funzione di stimolo nel fare politica attiva, che può cominciare benissimo dalla militanza scolastica. Ciò che dovrebbero fare i giovani per accorciare questa distanza, inoltre, è interrogarsi sul proprio futuro e su come risolvere i problemi delle comunità. Li invito a non guardare la politica, bensì a pensare a che cosa possano fare per loro stessi. Il resto può venire da sé". A fare eco a queste parole anche il sindaco di Casalpusterlengo, Elia Delmisio,  secondo cui "Il messaggio che voglio far passare, sulla scia della mia esperienza personale, è di non avere paura di tirare su le maniche e mettersi al servizio della gente. E' una missione che ripaga e che diventa stimolo per gli amministratori ad ascoltare le istanze del mondo giovanile".

Fermi: "Dal Governo locale a quello centrale il collante è l'ascolto"

Sull'influenza della politica regionale rispetto a quella decisa dal Governo centrale si è espresso poi lo stesso Fermi:

"La politica deve mettere a disposizioni le opportunità. Quella nazionale viene percepita come distante. Il che è dovuto a diversi fattori tra cui il metodo elettorale che non aiuta ad avvicinare i rappresentanti politici al territorio. A livello regionale si crea invece un avvicinamento a prescindere dalle appartenenze. Per questo chiediamo ai ragazzi di fare un passo verso di noi".

Per il sindaco di Secugnago, Mauro Salvalaglio, è importante che "Amministrazione e politica rimangano al servizio dei giovani. Servizio che deve essere reso ascoltando le loro esigenze".

Il mismatch lavorativo

Di mismatch lavorativo ha parlato quindi Carlo Borghetti, consigliere regionale e membro dell'Ufficio di presidenza, spiegando che:

"E' necessario far incrociare meglio le esigenze del mercato del lavoro e la formazione scolastica e universitaria. Poiché l'innovazione è anche nei lavori tradizionali. Non possiamo più pensare che in Lombardia, una regione con una forte tradizione agricola, le cose possano funzionare come una volta. Ci vuole innovazione e sostegno alle imprese. La politica ha quindi il compito doppio di fornire i giusti strumenti nella formazione scolastica e e di dare ossigeno a chi porta avanti un'azienda".

Il tema ambiente

Si è parlato anche dei temi del volontariato e dell'ambiente. Su quest'ultimo Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato il cambio di visione rispetto all'argomento:

"Prima della pandemia economia e sviluppo venivano prima di benessere e salute. Ora abbiamo capito che bisogna invertire la rotta. La Lombardia è realtà inquinata, serve partire dai dati per lavorare sulle giuste politiche ambientali".

I risultati del sondaggio

Spazio infine al sondaggio di Regione Lombardia che è servito a conoscere l'opinione dei ragazzi per gli ambiti della persona, del lavoro e della socialità. Alla domanda su quale sia la cosa più importante nella vita, i giovani hanno messo al primo posto, con l'82% dei voti, la famiglia. Al secondo gli amici (69%) e al terzo il lavoro (52%). Lo stipendio, secondo il 78% dei presenti, è considerato l'elemento più importante di un lavoro. 7 giovani su 10 mettono al secondo posto la possibilità di fare carriera sempre come elemento importante. Soltanto il 30% di loro svolge attività di volontariato. A contribuire a questa scarsa percentuale la  mancanza di tempo, risorse e competenze. A detta degli stessi la politica può influenzare comunque concretamente la sfera individuale. Lo sostiene il 59% di coloro che hanno votato. E votare a un referendum è lo strumento che più di tutti può incidere sull'azione politica., Lo pensa il  71%, degli intervistati. Infine il 59% di loro reputa l'ambiente come tema sul quale impegnarsi a livello politico.

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